Manca un liceo musicale E’ la nota stonata di Sacile

Dopo l’attività alla media Balliana-Nievo non è garantita continuità alle superiori Erano state create tutte le condizioni per avviare l’indirizzo, ma non è bastato

SACILE. Il “Volo del jazz 2013” celebra Sacile città della musica con le forze congiunte dell’assessore alla cultura e istruzione Carlo Spagnol e di Paola Martini, che del circolo Controtempo ritma il cartellone, nel teatro Zancanaro. E la filiera musicale mette in campo passioni forti, come la Flight big band che nasce dalla fusione fredda di 25 allievi della Vincenzo Ruffo, della Filarmonica di Sacile, delll’Accademia musicale di Sacile e di altri sodalizi. La musica prende quota sui banchi di scuola nella Balliana-Nievo e nelle accademie private. Ma in città la voglia di musica è zoppa. Perché c’è il liceo “tradito”.

L’indirizzo musicale nel Pujati, infatti, era stato progettato, auspicato, richiesto dalla cordata Comune-Provincia-scuole. Niente da fare. «Per due anni abbiamo battuto il ferro del liceo musicale nel polo liventino e le premesse c’erano tutte – aveva spezzato la lancia Mario Zanette con altri insegnanti di musica due anni fa –. Accordo con il conservatorio triestino, vocazione musicale del territorio e appoggio del Comune: tutto è stato inutile». Il “niet” è arrivato sull’asse Roma-Trieste. I corsi musicali sono decollati a Udine (dove ha attecchito pure il coreutico) e nel capoluogo giuliano. «Manca la volontà politica – aveva abbassato la bacchetta Zanette –. Forse è una questione di costi, ma la continuità formativa è interrotta». Come dire: musica a scuola sino a 14 anni e poi le note nelle superiori sono soltanto quelle disciplinari sul registro. Dopo due anni, la situazione è la stessa: Sacile città della musica interrotta.

«La formazione musicale superiore è importante – ha rilevato il sindaco Roberto Ceraolo –. Cercheremo di ottenere un indirizzo musicale nel liceo». Un liceo musicale è un sogno per ragioni di costi. «Il territorio liventino ha una vocazione manifesta per un liceo musicale – ha confermato Aldo Mattera, dirigente del Pujati –. Ma il bisogno formativo si scontra con i costi alti e il periodo critico di risorse ministeriali».

Non bastano le richieste, quindi, per strappare un liceo musicale a viale Trastevere. Quaranta milioni di vecchie lire erano stati investiti nei laboratori musicali a Sacile: aperti e chiusi in 10 anni. Ultimo atto dell’agonia della musica è la cattedra “spezzatino” della docente di musica Marina Ennas: 12 ore in tre scuole diverse. «Sparite le cattedre di musica nelle superiori, è scandaloso». Ennas lo dice a nome della categoria dei professori perdenti cattedra. «Le sette note sono “mazziate” in aula e nel 2014 spariranno o quasi – ha confermato la docente di musica –. A Sacile c’è il vuoto dopo le medie: l’assenza di un indirizzo liceale di musica è vistosa».

Chiara Benotti

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