Maestra di una scuola d'infanzia accusata di maltrattamenti

CORDENONS. C’è un caso di maltrattamento psicologico sui bambini alla scuola dell’infanzia Gianni Rodari di via Avellaneda? È quanto la dirigente dell’istituto Alberto Manzi, Simonetta Polmonari, è pronta a verificare alla luce di una denuncia scritta e protocollata per «maltrattamento sui minori».
Le è stata presentata da una collega di una insegnate della Rodari, al suo primo anno di insegnamento a Cordenons. A essa la prima imputa atteggiamenti e metodi educativi nei confronti degli alunni della loro classe, tutti bambini di 3 anni, che andrebbero avanti da tempo e che ritiene psicologicamente dannosi.
Durante il momento del pranzo, ad esempio, li forzerebbe a mangiare anche contro voglia, con la conseguenza che in più di un’occasione i bambini reagiscono rigettando i cibo; li lascerebbe inoltre pulirsi da soli nel momento dei bisogni, tanto che alcuni bambini, troppo piccoli per saperlo fare, sarebbero tornati a casa più volte sporchi e con le mutande macchiate.
Più in generale, questa insegnante userebbe toni eccessivi e modi poco delicati nei confronti di bambini così piccoli.
Questi sono esempi riferiti al giornale da alcuni genitori, che hanno fatto arrivare la notizia agli organi di informazione prima ancora che la dirigente Polmonari ne fosse messa al corrente dall’insegnante che ha denunciato per iscritto la situazione.
Lunedì, intanto, metà dei bambini della classe in cui insegnano le due maestre, 13 su 23 totali al primo anno della materna, non sono andati a scuola: i genitori li hanno tenuti a casa perché preoccupati.
La rappresentante di classe in mattinata ha inoltre sentito telefonicamente la dirigente, che la incontrerà dopo domani a colloquio. I genitori sono in apprensione e annunciano di denunciare la situazione alle forze dell’ordine, se la scuola non prenderà provvedimenti in tempi brevi nei confronti di questa maestra.
La vicenda è uscita dai confini della scuola perché la sua collega nei giorni scorsi aveva espresso le sue preoccupazioni ad alcuni genitori della classe, nel tentativo di capire se i figli avessero loro riferito qualcosa o se loro stessi avessero notato nei piccoli reazioni particolari e sospette.
Era infatti preoccupata per quanto stava succedendo. Domenica infine il caso è stato portato all’attenzione delle altre famiglie. È successo durante la festa di Carnevale della classe, organizzata da alcune mamme. Era presente anche la maestra, che ha denunciato la collega, e buona parte dei bambini con i loro genitori.
A questi ultimi l’insegnate ha riferito, per la prima volta, gli episodi sospetti dei quali lei stessa sarebbe stata testimone nelle ore di compresenza, dalle 10.35 alle 12.10, con la collega in questione.
Molti genitori, alla luce di queste informazioni, hanno concluso che in effetti, negli ultimi mesi, i loro figli avevano cominciato ad assumere atteggiamenti mai visti prima. Alcuni sarebbero diventati nervosi, altri avrebbero cominciato a presentare problemi di stitichezza, altri ancora a fare la pipì a letto di notte.
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