La dirigente: "È in corso la verifica, no a processi sommari"

Simonetta Polmonari, dirigente da settembre dell’istituto Manzi di Cordenons, non conferma né smentisce di avere ricevuto una denuncia scritta e protocollata per maltrattamenti nei confronti dei bambini

CORDENONS. «È la prima volta che ricevo una segnalazione, anche verbale, di questo tipo rispetto a questa maestra, che ha iniziato solo quest’anno a insegnare da noi. Né i colleghi, né tanto meno i genitori mi avevano mai riferito di alcun suo atteggiamento particolare o di un disagio dei bambini.

Ho già avviato la procedura di verifica interna, ma ritengo che prima di arrivare a conclusioni e a processi sommari bisogna attenderne l’esito».

Simonetta Polmonari, dirigente da settembre dell’istituto Manzi di Cordenons, resta cauta rispetto a un caso delicato che, con suo disappunto, è a suo parere finito troppo presto alla ribalta della cronaca.

Non conferma, né smentisce di avere ricevuto dalla collega dell'insegnate finita sotto i riflettori, una denuncia scritta e protocollata. «È partito un procedimento disciplinare – sottolinera – sul quale non posso esprimermi, se non ribadendo, per rassicurare le famiglie, che me ne farò carico sentendo tutte le parti in causa, le due insegnanti, gli altri colleghi del plesso e i genitori stessi.

Mi spiace solamente – aggiunge – che questi ultimi abbiano preferito parlare prima con i giornalisti, che non con me: è segno che non c’è fiducia nell’istituzione scuola che rappresento. Ma lo ribadisco – conclude – se c’è un problema lo risolverò al più presto, non appena avrò tutti gli elementi in mano per capirlo. Tutte le parti in causa vanno tutelate, a partire dai bambini».

La dirigente ha avuto un primo colloquio con le due insegnanti della Rodari, frequentata da circa 400 alunni, finite al centro dell’attenzione. «Entrambe – fa notare Polmonari – dovranno portare le prove di quanto sostengono. Ho inoltre sentito anche la coordinatrice del plesso, la quale mi ha riferito che nemmeno a lei erano mai arrivate segnalazioni.

Mi pare di capire inoltre – dice – ma andrò a fondo sentendo anche i genitori, che i maggiori problemi si verifichino al momento del pranzo, durante il quale tutte le insegnati della scuola sono presenti».

Quanto alle famiglie, Polmonari domenica sera alle 21 aveva ricevuto una mail dalla rappresentate di classe che le anticipava la richiesta di un colloquio.

«L’ho chiamata appena arrivata a scuola, in mattinata – spiega – e abbiamo fissato un appuntamento per mercoledì: la scuola non è quindi inerte rispetto a questa segnalazione così delicata, ma deve verificare a fondo prima di prendere eventuali provvedimenti. Cosa che sarà fatta se risulterà che le accuse sono fondate».

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