Usa il telefono in bici con la figlia, arriva la sanzione di 250 euro
Una donna sanzionata dalla polizia locale mentre pedalava e parlava al cellulare. Il marito contesta, ma il comandante conferma: «Rischio per la gestione del minore, ma la multa è per il telefono».

Usare il telefono mentre si gira in bicicletta non è consentito, e la sanzione amministrativa ammonta a 250 euro. A Lignano, una pattuglia, con tre agenti a bordo, impegnati in alcuni accertamenti sul territorio, si è insospettita, vedendo una donna che usava il telefono mentre si muoveva in bicicletta, seguita dalla figlia, e l’ha multata.
Il caso è stato raccontato sui social dal marito della donna, che però ha riferito che la multa fosse stata comminata perché la figlia stava pedalando dietro alla madre e non davanti, come riporterebbe un articolo del codice della strada (sulla cui esistenza esprime dei dubbi) e che quindi fosse stata accusata dagli agenti di abbandono di minore.
Il comandante della polizia locale, Alessandro Bortolussi, conferma la sanzione elevata per l’uso del telefono (che non ha comportato taglio di punti alla patente), e che la famiglia si è recata al comando per cercare un confronto nella mattinata di ieri.
Durante l’incontro, tuttavia, non si sarebbe trovata concordanza sulle rispettive versioni dei fatti. «Gli agenti hanno fermato la donna e le hanno elevato la contravvenzione – spiega Bortolussi – ma riguardo alla bambina hanno solo fatto presente che non tenere sotto controllo un minore che si sta accompagnando, perché distratti dalla telefonata, può essere considerato una non corretta gestione del minore». La multa quindi, legata all’uso del telefono, rimane.
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