Liberato a Vienna “Gianni”, il primo allocco degli Urali nato in Friuli nel progetto internazionale

Il giovane rapace cresciuto nella Riserva naturale del lago di Cornino è stato reintrodotto nei boschi austriaci, con monitoraggio in diretta via webcam

È stato liberato nei boschi che attorniano Vienna l’allocco degli Urali nato all’inizio di maggio – evento eccezionale, atteso per anni – nelle voliere della Riserva naturale del lago di Cornino, gestita dalla Coop Pavees. Si tratta dell’unica nascita avvenuta in Italia nell’ambito di un progetto internazionale che impegna vari partner sotto il coordinamento dell’Università di Veterinaria viennese e della Vogelwarte (stazione ornitologica) austriaca.

Il giovane animale è cresciuto rapidamente con i genitori, rimanendo sempre assieme agli adulti, che lo hanno alimentato con estrema attenzione. «A inizio luglio, dunque a circa due mesi di età – spiega il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero –, ha iniziato a nutrirsi da solo, manifestando una grande curiosità verso tutto quello che si muoveva intorno a lui: un insetto, una foglia e altri elementi venivano seguiti con sguardo curioso. È una fase in cui i giovani imparano molto e diventano indipendenti dai genitori».

«Quando l’esemplare ha acquisito anche una buona abilità nel volo – prosegue –, è stato organizzato il suo trasporto verso una foresta in cui potesse vivere in libertà. Grazie alla collaborazione con il team austriaco è stato condotto a Vienna, dove il responsabile del progetto, dottor Richard Zink, lo ha inserito in un’ampia voliera nel bosco, assieme ad altri giovani da reimmettere in natura. Dopo alcuni giorni di ambientamento la voliera è stata aperta, la sera del 6 agosto. Lo sponsor austriaco ha scelto il nome Gianni per il primo allocco degli Urali friulano liberato in Austria». Grazie alle webcam è ora possibile seguire il processo di reinserimento e i movimenti del rapace. 

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