Lettera aperta all’amico defunto

Compra uno spazio sul Messaggero Veneto in ricordo dell’avvocato Goi

PORDENONE. L’avvocato Francesco Goi se n’è andato il 9 febbraio a soli 49 anni, dopo avere realizzato il sogno della sua vita, avviare uno studio legale in completa autonomia.

L’amico Paolo Dall’Acqua lo ha voluto ora ricordare in un modo magari inconsueto, ma che testimonia il grande affetto e la stima nei confronti prima di un ragazzo e poi di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nelle vite di quanti lo hanno conosciuto.

Ha infatti acquistato uno spazio nel nostro giornale in cui è andato indietro nel tempo, a quando, 40 anni fa, i due si conobbero, accomunati dalla passione per il calcio (Goi era portiere) con i colori della San Marco, punti di riferimento per tanti ragazzini del quartiere di Villanova.

In una lettera aperta l’amico ricorda gli aspetti della natura caratteriale di Francesco che lo hanno caratterizzato sin da quei tempi e che poi lo hanno accompagnato lungo tutta la sua, pur breve, vita: la sicurezza e la serenità che trasmetteva ai compagni, la determinazione, l’impegno e la dedizione durante i faticosi allenamenti, la sincerità, la lealtà e l’amichevolezza nelle relazioni con gli altri.

Già funzionario alla Banca popolare FriulAdria (aveva lavorato nelle sedi di Maniago e Roveredo in Piano), in quei 15 anni aveva continuato a studiare, per realizzare il sogno della sua vita, diventare avvocato. E ci riuscì, laureandosi in giurisprudenza e passando al primo colpo, nel 2007, l’esame di Stato.

Aveva compiuto il praticantato con l’avvocato Giuseppe Di Pisa, quindi aveva condiviso la professione con gli avvocati Ladislao Kowalsky e Monica Pilot e con i colleghi dello studio di via Asquini, a Udine.

L’anno scorso, il grande salto, mettendosi in proprio. Avvocato civilista, era specializzato in materia societaria e finanziaria, seguendo il percorso della vita professionale in banca. Abitava nel quartiere delle Grazie con la moglie Roberta Catoni e la figlia Maria Beatrice. Ha lasciato anche le sorelle Antonella, Manuela e Lisa.

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