Le Ass: "Senza certificato non si entra in asilo, ma nessuna forzatura"

Pischiutti: alle scuole dico che non serve chiamare i carabinieri. Grazie alla banca dati digitale nessuno sfuggirà alle verifiche
Udine 02 Maggio 2017 Distretto Prevenzione task force © Petrussi/Bressanutti
Udine 02 Maggio 2017 Distretto Prevenzione task force © Petrussi/Bressanutti

UDINE. «Tra le tante telefonate che abbiamo ricevuto al numero unico della Regione c’è stata anche quella di un dirigente di una scuola materna che ci ha chiesto: “Ma se lunedì arriva un genitore senza l’autocertificazione come mi devo comportare? Devo chiamare i carabinieri?” La risposta è “no”». Paolo Pischiutti, direttore regionale dell’area prevenzione e promozione della salute, fuga ogni dubbio.

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Una madre con il figlio in braccio chiede informazioni sulla somministrazione del vaccino contro l'H1n1 a uno degli sportelli dell'Asl di via Statuto, Milano, 2 novembre 2009. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

«Non c’è alcuna volontà di dare la caccia alle streghe – precisa -. Certo, seguiamo le direttive che ci vengono date dal Governo. Chi non ha l’autocertificazione da lunedì non può frequentare l’asilo. Questa è l’unica regola rigida che va rispettata. Ma la linea scelta sarà quella morbida. Non abbiamo intenzione di sanzionare i genitori. Semmai vogliamo incontrare gli indecisi e convincerli».

Anche Lucio Bomben dell’Ass pordenonese cerca di gettare acqua sul fuoco. «Sto spiegando a tutti, colleghi compresi – afferma – che l’anno scolastico 2017–2018 sarà di transizione. Anche le scuole devono stare tranquille. Saranno le Ass a effettuare i controlli sulle autocertificazioni».

In questi giorni la direzione per la prevenzione e la salute della Regione ha, infatti, diramato alle Aziende sanitarie, a Insiel e agli uffici scolastici un vademecum a cui attenersi dopo l’inizio dell’anno scolastico. L’istituto scolastico trasmetterà all’Azienda sanitaria l’elenco degli iscritti che hanno presentato l’autocertificazione su un file predisposto da Insiel contenente le informazioni necessarie al fine del rilascio da parte dell’Aas dell’attestazione dei soggetti in regola o non in regola con gli obblighi vaccinali.

Le verifiche saranno possibili grazie all’anagrafe digitale vaccinale di cui la Regione si è dotata da tempo. Nessuno, insomma, sfuggirà alle verifiche incrociate che partiranno da ottobre e termineranno entro il 10 marzo.

L’Azienda sanitaria, in particolare, verificherà la residenza del minore, la veridicità di quanto dichiarato nell’autocertificazione, gli eventuali esoneri, i differimenti od omissioni delle vaccinazioni (per motivi di salute), la prenotazione delle vaccinazioni di chi fino ad ora non si era mai messo in regola. «Si cercherà di prendere in buona fede le dichiarazioni dei genitori anche quando queste non risulteranno regolari.

Può capitare che qualcuno si dimentichi quali vaccini ha effettuato il proprio figlio», dice Flavio Schiava dell’Aas 3. «Sappiamo quanto è importante lo studio dei propri figli – conclude Maria Vittoria Sola dell’Ass triestina -. Per questo aiutiamo i genitori anche nella compilare le autocertificazioni». (da.vi.)
 

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