La morte di Veronica a 19 anni: festa sotto accusa, i dubbi del sindaco

PREMARIACCO. Allo choc segue il dolore, sconfinato e lacerante per la famiglia, che si chiude nel silenzio e invoca rispetto e privacy, e che pesa anche per due intere comunità. La morte di Veronica Diplotti, la cui vita si è spezzata domenica mattina sulla strada a soli 19 anni, è strappo che segna nel profondo la popolazione di Buttrio, dove la giovane risiedeva, e pure quella del vicino Comune di Premariacco, dove ha trascorso la sua ultima notte.
Il lutto è corale: tutti piangono la solare Lala, così era chiamata, e si stringono in un ideale abbraccio ai suoi genitori, Giancarlo e Antonella, e al gemello Leonardo, colpiti da una sofferenza che le parole non possono raccontare. E il sindaco di Buttrio, Giorgio Sincerotto, esorta i concittadini a dare prova della solidarietà più piena, in questo terribile frangente: «Dimostriamo la nostra vicinanza - sprona - a Leonardo e ai suoi genitori, colpiti da uno strazio indicibile, ma anche al ragazzo che si trovava con Veronica al momento dell’incidente.
La pagina che stiamo vivendo è sconvolgente: serve una grande dimostrazione di affetto e di unità, per tutelare al massimo ognuna delle persone che, pur da parti diverse, sono costrette ad affrontare il dramma della perdita. L’amministrazione partecipa al lutto e ribadisce totale appoggio».
Intanto, ieri il pm Elena Torresin ha iscritto sul registro degli indagati Giacomo Misano, il 21enne al volante dell’Honda Civic che, alle 5.45 di domenica, per ragioni ancora in corso di accertamento, è tragicamente uscita di strada, schiantandosi contro un albero, all’altezza di Orsaria.
L’ipotesi di reato formulata nei suoi confronti è quella dell’omicidio stradale. Il magistrato ha inoltre disposto l’autopsia sul corpo della vittima e una perizia che chiarisca la dinamica dell’incidente. «Gli accertamenti, così come gli esami tossicologici sul conducente – spiega il procuratore Antonio De Nicolo – serviranno a precisare l’esistenza di eventuali aggravanti».
La tragedia della strada che è costata la vita a Lala è stata il tremendo epilogo di una nottata che verrà però ricordata, a Premariacco, anche per alcune situazioni «critiche o comunque poco edificanti», usando le parole del sindaco Roberto Trentin. Fare di tutta l’erba un fascio e individuare connessioni sommarie e superficiali è sbagliato, si sa: sta di fatto che il dramma consumatosi all’alba di domenica ha innescato (ed era forse inevitabile) proprio il meccanismo dei collegamenti “facili” e spalancato, a catena, il coperchio degli interrogativi.
Giocoforza, così, la tradizionale e puntualmente affollatissima festa di carnevale di Orsaria (Tendanza, che ha catalizzato, sabato sera, i giovanissimi del Cividalese e del Manzanese) finisce sotto la lente, a maggior ragione considerato il fatto che la manifestazione prevede un’ulteriore data: il gran finale è in programma per la serata di oggi, martedì grasso.
Che l’amministrazione civica nutrisse qualche perplessità sull’evento già alla vigilia, in ragione di determinati pregressi, non è un mistero; l’intervento del 118, sabato, per problemi legati al consumo di alcolici ha confermato i dubbi, inducendo il primo cittadino a chiedere per stasera il supporto delle forze dell’ordine.
«Ho contattato la Polizia locale dell’Uti del Natisone e i carabinieri della Compagnia di Cividale – dice Trentin –, sollecitando una particolare attenzione al contesto, per evitare il ripetersi di episodi problematici. Molti di noi, domenica mattina, hanno visto circolare sui social video davvero spiacevoli, per usare un eufemismo.
In paese se ne è iniziato a parlare e guarda caso nel giro di qualche ora tutte quelle testimonianze sono state rimosse. Intendo convocare gli organizzatori di Tendanza e fare loro un discorso molto chiaro. Bisogna ragionare sul futuro della festa, che di per sé è davvero bella e che certamente piace ai ragazzi (l’età media dei partecipanti è bassissima, oscillando fra i 14 e i 22 anni, ndr), ma che va in qualche modo ripensata».
Il riferimento, palese per quanto implicito, è appunto alla somministrazione di alcolici, peraltro sempre avvenuta nella perfetta regolarità. La presidenza del gruppo organizzatore, contattata, ieri non era raggiungibile al telefono.
Ma da Orsaria, intanto, c’è chi spezza convintamente una lancia a favore di Tendanza, ricordando come la kermesse si ripeta da ben 24 anni e sia diventata un punto di riferimento, sul territorio, nel panorama dei festeggiamenti carnevaleschi. Gli eccessi registrati, si sottolinea, sono casi isolati in un evento «”sano” e apprezzato, come attesta l’altissima affluenza».
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