La Lega: il quartiere è un “far west”, la colpa è di questa giunta»

Leghisti contro il Comune nella gestione della sicurezza tra via Roma e Leopardi. Ciani chiede un posto di polizia fisso e un sistema di videosorveglianza
Udine 16 febbraio 2015 rissa zona stazione feriti ed arresti cc polizia vigili e 118 Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo
Udine 16 febbraio 2015 rissa zona stazione feriti ed arresti cc polizia vigili e 118 Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo

UDINE. Un “far west” istituzionalizzato. Una terra di nessuno dove i residenti hanno paura a muoversi di notte, ma da qualche tempo anche durante le ore diurne perchè non sanno chi potranno incontrare. E la colpa di una situazione ormai fuori controllo è del sindaco Furio Honsell, assieme alla sua giunta, che ha abbandonato al proprio destino uno dei quartieri storici, e una volta più belli, della città. La Lega Nord non ha dubbi quando si parla di borgo stazione e del livello di degrado a cui sta assistendo in una delle principali porte d’entrata della citta.

«La situazione è drammatica, sotto gli occhi di tutti – ha detto il vicesegretario regionale del Carroccio Alessandro Ciani – e peggiora giorno dopo giorno. Personalmente, poi, sono esterrefatto dall’incredibile sequela di “balle” – perchè questo è il termine giusto da utilizzare, non bugie – sparate dal sindaco Honsell che continua a negare la realtà in cui sono costretti a vivere gli onesti cittadini italiani». Ciani ritorna con la mente a ottobre, al momento del sit-in di protesta organizzato dalla Lega Nord nel quartiere. «Ricordo a tutti – ha spiegato – come in quell’occasione la polizia ci sconsigliò perfino di passeggiare in via Leopardi. E di fronte alla nostra ferma volontà, da cittadini liberi, di andarci lo stesso, alle due di pomeriggio non in piena notte, siamo stati costretti a muoverci sotto scorta. Se Honsell crede che stiamo esagerando non deve far altro che uscire dal suo bell’ufficio, andare in via Leopardi e parlare con i residenti. Magari sarà la volta buona in cui si renderà conto del “far west” in cui ha trasformato uno degli storici e più importanti quartieri di Udine».

Le richieste della Lega Nord, per le vie attorno alla stazione, sono, essenzialmente, le stesse da anni e passano per una maggiore presenza delle forze dell’ordine nella zona e per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza nell’area. «Le nostre sono e saranno sempre proposte di buon senso – ha concluso il vicesegretario del Carroccio –. Non vedo cosa ci sia di estremo nel richiedere l’istituzione di un posto fisso di polizia in borgo stazione, assieme al posizionamento di una serie di telecamere promesso inutilmente dal Comune non so più nemmeno da quanto tempo. Ci piacerebbe, e sarebbe molto più utile per la cittadinanza, inoltre, che il sindaco si decidesse finalmente e mandare i vigili urbani a controllare quello che accade sulle strade invece di tenerli chiusi in ufficio a compilare documenti. Evidentemente, però, il buon senso non appartiene alla giunta Honsell e alla sua concezione dell’amministrazione di questa città e di una zona come quella della stazione abbandonata al proprio destino».

E resta sempre di attualità l’idea, lanciata a settembre dello scorso anno dal consigliere comunale Mario Pittoni, di eliminare le panchine di via Leopardi, sul modello di quanto realizzato, in passato, da Giancarlo Gentili, l’ex sindaco sceriffo di Treviso. «Una richiesta che arriva direttamente dai residenti – conferma l’ex senatore – visto che, soprattutto di sera, nella zona stazionano sempre più spesso personaggi poco raccomandabili. Togliere le panchine, di fatto non più utilizzate dagli udinesi, può aiutare a limitare i capannelli di immigrati e le degenerazioni a cui siamo costretti ad assistere».

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