In Friuli Venezia Giulia crescono gli occupati, ma restano troppi precari

Nei primi nove mesi sono 510 mila, in aumento del +1,6% rispetto al 2016. A trainare le assunzioni il manifatturiero e il terziario. In flessione l’edilizia
Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio. GIORGIO BENVENUTI-ARCHIVIO / dba
Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio. GIORGIO BENVENUTI-ARCHIVIO / dba

UDINE. Nel terzo trimestre del 2017 prosegue la dinamica positiva del mercato del lavoro. «In Friuli Venezia Giulia - rileva il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo - il numero di occupati si attesta a 510 mila unità (2 mila in più rispetto al periodo precedente), il valore più elevato registrato negli ultimi sei anni; nel secondo trimestre del 2011 si era infatti raggiunta quota 515.000, poi i livelli si sono mantenuti costantemente più bassi».

Nel complesso, secondo la rielaborazione Ires Fvg su dati Istat, nella media dei primi nove mesi di quest’anno, la crescita dell’occupazione in regione risulta pari a +7.900 unità (+1,6%) rispetto allo stesso periodo del 2016.



L’aumento dell’occupazione in regione risulta sostanzialmente in linea con l’andamento dell’intero Nordest (+1,5% rispetto all’anno scorso); solo il Veneto presenta un incremento superiore al 2% (+2,1%). A livello nazionale gli occupati hanno superato quota 23 milioni, un valore vicino a quello raggiunto nel 2008, prima dell’inizio della parabola discendente.

In Friuli Venezia Giulia 508 mila occupati, è record dal 2001
Un uomo controlla gli annunci di lavoro esposti in una agenzia per l'occupazione a Pisa, in una foto d'archivio. ANSA/FRANCO SILVI


Il saldo positivo del 2017 ha riguardato in Fvg in misura maggiore la componente femminile (+5.300 unità, pari a +2,5%), rispetto a quella maschile (+2.600 occupati, +0,9%).

A livello settoriale, rispetto al recente passato caratterizzato da dinamiche generalmente negative, si può osservare un importante contributo fornito dal manifatturiero, con un aumento pari a 3.300 occupati (+2,7%).

Nel terziario si registra un andamento particolarmente positivo del commercio e del comparto alberghiero e della ristorazione (+4.400 occupati) e un più moderato incremento delle altre attività dei servizi (complessivamente +1.700 unità).

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Continua invece il ridimensionamento del settore delle costruzioni, che perde 1.800 addetti rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso (-6,8%). Il tasso di occupazione nel secondo trimestre 2017 è pari al 66,1%, è il più elevato dal 2008 a oggi.

L’andamento positivo dell’ultimo triennio è stato caratterizzato da una notevole crescita dell’occupazione a tempo indeterminato nel 2015 (grazie alla forte decontribuzione), mentre nel successivo periodo 2016-2017 tale tendenza è continuata ma è stata sospinta principalmente dai nuovi rapporti a termine.

Nell’anno in corso si rileva un sensibile aumento delle assunzioni in apprendistato (+48% da gennaio a settembre). Oltre alla crescita dell’occupazione meno stabile si può rilevare una diffusione sempre maggiore dei rapporti a tempo parziale, caratteristici del settore terziario, dove la ripresa è stata più intensa.

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Tali elementi sembrano indicare che, nonostante l’andamento positivo degli ultimi anni, il recupero in termini di redditi dei lavoratori non è stato altrettanto significativo. Il numero di disoccupati nel terzo trimestre del 2017 si attesa a quasi 36.000 unità in Fvg (il doppio rispetto a dieci anni fa), in leggero aumento rispetto al trimestre precedente (quando erano 1.200 in meno).

Infine il tasso di disoccupazione nel 3° trimestre 2017 è pari al 6,6%: per gli uomini sale al 5,5% (dopo il 4,7% del trimestre precedente), per le donne si attesta all’8%.

«I dati sono molto positivi per il Fvg - rileva l’assessore regionale Loredana Panariti -. Ora bisogna far sì che i contratti a tempo determinato si trasformino in impieghi a tempo indeterminato e che i livelli di reddito ritornino al periodo pre-crisi. È fondamentale quidni continuare a investire sulla qualità del lavoro, e quindi sulla formazione e la ricerca».
 

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