Imbratta la statua di Minerva con scritte di vernice rossa

UDINE. È successo di nuovo: dei vandali hanno preso di mira, imbrattandola, la statua di Minerva dei Giardini Ricasoli. Prima del weekend era bianca, ora non lo è più. Altro che monumento a Montanelli, recentemente ricoperto di vernice rossa: qui si oltraggiano le femmine, e pure “simbolo di saggezza”, anche se di pietra.
Una scritta colorata e fertile di significati, con la parola “sexy”, da poche ore, segna pancia, seno e viso della statua che, dentro il giardino ottocentesco, saluta da anni a mano mozzata l’arrivo al monumento equestre di Vittorio Emanuele II. Là, sulla collinetta.
Non è la prima volta che la signora in questione è presa di mira. L’anno scorso era stata vittima di altro turpiloquio estetico, tenuto lì pure per molti mesi; così segnalavano al tempo il profilo Facebook di “Sei di Udine se”. Poi c’era stato il lavaggio, e ora di nuovo, accidenti, l’abito della vergogna.
Ma cosa direbbe Renzo Valente, il giornalista cantore di Udine, se ancora fosse vivo, di questo misfatto avvenuto nel suo “giardinetto” preferito? Ah già. Noi del Genius Loci siamo certi che invocherebbe strali, e canterebbe prese in giro, chiedendo magari al mitico giardiniere del tempo, Giosuè Muccin, quello dei baffetti alla tedesca, se per caso si fosse distratto davanti a qualche sottogonna imperiosa.
Abbiamo chiesto al volo a Francesca Venuto, storica dell’arte e presidente dell’associazione udinese degli Amici dei Musei, cosa rappresenti tale monumento nel contesto del patrimonio artistico cittadino. Era con lei che nel 2011 aÈvevamo raccontato, per il nostro Genius, i Ricasoli, ed è con lei che a settembre di quest’anno, proprio in quel magnifico luogo, ricomincerà il format nella sessione 2020/2021.
«Rappresenta Minerva, e avrebbe dovuto, insieme a Cerere, Apollo e Mercurio, far da corona al monumento alla Pace di G. B. Comolli, quello di piazza Libertà». Anche il monumento equestre dedicato al Re era là, in piazza Libertà, nell’Ottocento.
E dunque in quel contesto si sarebbe guardati, mentre qui possono solo farsi compagnia, senza vedersi. Si danno la schiena, si fa per dire. Ma perché la statua sta qui in contumacia? «È stata scartata – risponde – perché non ritenuta di buona esecuzione e dunque messa qui in posizione defilata». —
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