Cornino, tre grifoni tornano a volare liberi nella Riserva naturale
All’evento “Vivi e liberi di volare” liberati tre rapaci, tra cui un esemplare arrivato da Israele. La colonia conta fino a 350 uccelli grazie al progetto avviato negli anni ’80

Pochi passi incerti prima di spiccare il volo verso il monte Prat o il greto del Tagliamento. Questione di un istante, di un battito d’ali e i tre grifoni (uno arrivato in Friuli da Israele) liberati domenica pomeriggio alla Riserva naturale del lago di Cornino hanno preso quota, librandosi nell’aria inconsapevoli dello sguardo incantato delle decine e decine di persone riunite per assistere al magico momento. Una tradizione che si ripete ogni anno e che ogni anno attira pubblico da tutta la regione e oltre.
L’evento “Vivi e liberi di volare” è il momento di punta della programmazione annuale curata dalla Coop Pavees, che sotto la presidenza di Luca Sicuro si fa carico della gestione del sito protetto capace di ospitare, nei picchi, fino a 350 esemplari di grifone, rapace di origine autoctona che all’inizio del secolo scorso era di fatto estinto.
«Se oggi questa è a seconda realtà d’Europa per importanza è merito del progetto Grifone che dagli anni 80 – ha ricordato il presidente di Pavees – ha iniziato a reintrodurre alcuni esemplari, aiutandoli dal punto di vista alimentare così da far crescere la colonia».
I tre rapaci involati sono stati catturati durante le campagne sanitarie e di inanellamento condotte dalla riserva a valle delle quali vengono nuovamente liberati andando a riunirsi alla colonia. Una grande famiglia che cresce e si contrae in conseguenza dei lunghi viaggi che questi grandi rapaci erranti compiono in volo sull’Europa.
Per tanti esemplari che si allontanano temporaneamente dal Friuli, tanti ne arrivano: «A fine agosto – spiega ancora Sicuro – la colonia arriva a contare anche 350 grifoni in alimentazione».
Tasto dolente, in tempi recenti, quello del cibo, dovuto al divieto di utilizzare carne suina per l’alimentazione dei grifoni, in conseguenza dei casi di peste suina registrati in altre regioni italiane. Ne è conseguito il calo degli alimenti forniti sul punto di alimentazione che ha inciso in misura importante sul successo riproduttivo della specie, dopo i risultati record registrati fino al 2023, quando si contavano almeno 60 giovani involati ogni anno. Nel 2024 si è assistito a una notevole riduzione dei nuovi nati, scesi a circa 30, ma quest’anno i rifornimenti più regolari hanno permesso di invertire la tendenza, facendo salire a 40 il numero dei grifoni involati.
«Le difficoltà operative in cui la Riserva si è trovata nell’agosto 2023, per l’obbligato passaggio all’utilizzo di carne bovina – ha spiegato ieri il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero –, sono state notevoli, per questioni di carattere sanitario e burocratico e anche per l’esigenza di adeguare le strutture in dotazione della Riserva. Il punto di alimentazione, adesso, viene regolarmente rifornito, anche con le carcasse di ungulati selvatici recuperati dal Corpo Forestale Regionale».
I grifoni sono rapaci di dimensioni ragguardevoli come ieri il pubblico ha potuto constatare in presa diretta: arrivano a un’apertura alare di tre metri. Sono uccelli necrofagi, dei veri e propri spazzini naturali che si nutrono di carcasse e animali morti ripulendo il territorio. A Cornino vengono alimentati all’interno della Riserva.
Un angolo di Friuli tutto da scoprire, che ieri ha richiamato come detto decine e ecine di persone, attratte dai grifoni ma anche dai tanti rapaci che si possono ammirare da vicino nelle grandi voliere disseminate all’interno del parco. Non sono mancai nemmeno gli amministratori. Al sindaco e il vicesindaco di Forgaria, si sono uniti anche la sindaca di Trasaghis, Stefania Pisu, e il consigliere della Comunità collinare del Friuli, Marco Chiapolino, una presenza folta che ha voluto significare la vicinanza delle istituzioni al sito e l’apprezzamento per il lavoro della coop, impegnata quotidianamente nel dare continuità a un progetto che ha restituito ai grifoni diritto di cittadinanza in Friuli e che da quasi 50 anni fa scuola in Europa.
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