Sagra dei Osei 2025, 30 mila presenze a Sacile: vince il baby allevatore di 11 anni
Successo per la 752ª edizione tra tradizione e innovazione: trionfa il tordo bottaccio di Leone Signor, concerti e gastronomia richiamano la folla

Sole a picco sulla Sagra dei osei 2025 che, a Sacile, ha fatto girare al massimo il contatore dei flussi di gente. «Un successo per una sagra che cambia pelle al bivio tra la tradizione e l’innovazione – rileva la presidente della Pro Lorena Bin, in prima linea con oltre cinquanta volontari nell’organizzazione dell’evento –. Circa 30 mila presenze è un risultato importante per la nostra Sacile». La fascia per il vincitore del tordo nazionale è andata in Veneto.
Tordo nazionale
Si chiama Nordine, ha un anno e vive in voliera a Castelcucco, nel Trevigiano: è il tordo bottaccio vincitore dello storico concorso canoro nella Sagra dei osei numero 752. La fascia di campione è per l’allevatore Leone Signor, di 11 anni, seguito a vista dal nonno che in famiglia ha collezionato un medagliere con 13 titoli a Sacile. «Trofei importanti – è stato il commento di Mariano Signor, nonno di Leone –. Allevo tanti uccelli in voliera nel tempo libero e Nordine ha il nome di un ragazzo che mi aiuta».
Gare di canto e colonna sonora dei chioccolatori: il titolo europeo 2025 è andato alla squadra italiana e alla Pro Sacile che ospiterà la sfida nel 2026. Le altre ugole d’oro sul trespolo hanno aumentato i trofei di otto allevatori in arrivo da Friuli, Veneto, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna: sono stati premiati sul podio con il sindaco Carlo Spagnol, il viceministro all’Ambiente Vannia Gava, presidente della sagra, l’europarlamentare Anna Maria Cisint, l’assessore regionale Sergio Emidio Bini. «Un evento quasi millenario – ha detto quest’ultimo – che permette alla tradizione di proseguire e agli amanti del settore di cimentarsi in gare e sfide sempre appassionanti».
I trofei
La classifica dei nove concorsi canori ha la supervisione di Romano Zambon e il giudizio della competente giuria. Per il tordo bottaccio ha sbaragliato la concorrenza l’allevatore-baby Leone Signor, che prosegue la tradizione familiare. Gli altri premiati in vetta alle classifiche: Franco Costantini (tordine), Giovanni Peron (lucherini), Dino Morandini (peppole), Guido Viol (cardellini), Claudio Pettenon (fringuelli), Pio Piazza (quaglie), Guerrino Rossi (merli), Stefano Caisutti (tordo sassello). Il premio speciale destinato al migliore cantore tra i tordi è andato all’allevatore Claudio Meneghel. «Bravi allevatori ed espositori – hanno detto l’europarlamentare Cisint e il viceministro Gava – che resistono e tengono viva la tradizione».
Un gatto in gabbia
Migliaia di uccelli in gabbia negli stand espositivi e anche un gattino di pochi mesi. I volontari del gruppo Selvatico urbano lo hanno liberato e sperano nell’adozione. «Un caso così non si vedeva da decenni. Siamo alla Sagra degli osei – hanno segnalato i volontari animalisti – e incappiamo in un espositore che in una gabbietta, al sole, a fianco degli uccellini, detiene questo gattino». Ora è al sicuro. «Cerchiamo un’adozione responsabile per questo piccoletto – Selvatico urbano è in prima linea per la sterilizzazione delle micie –. Mai pensavamo di tornare a casa con un altro piccolo cui trovare famiglia».
Gli eventi
Concerti, incontri, mostre a Sacile nella cornice della Sagra dei osei con la regia della Pro loco: per una settimana gli eventi hanno riempito di gente piazza del Popolo. Nella notte bianca tra sabato e domenica spazio al rock della band di Maurizio Solieri e poi l’infiorata dopo la sfida delle contrade nel palio. La tombola ha chiuso la festa- «Tutto esaurito nelle sei casette gastronomiche in piazza del Popolo e piazzetta Manin. Sabato sera c’era più di un’ora di attesa per il menù – ha segnalato Bin –. Siamo felici del successo dei “casettari” che hanno dato gusto alla nostra kermesse». Il format della sagra supera anche il test sicurezza. I controlli sono stati massicci con in campo polizia locale, carabinieri, polizia, volontari e ranger.
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