Il “Michelangelo” di Sgarbi allo Zancanaro
Il critico d’arte sarà in città il 14 aprile. Protagonisti a teatro anche Gino Paoli e Alessandro Preziosi

SACILE. Michelangelo allo Zancanaro con Vittorio Sgarbi: biglietti a ruba sul web per il 14 aprile. Tutto esaurito annunciato sulle 700 poltrone rosse nel politeama a Sacile per il mattatore dell’arte che nel Giardino della Serenissima non si vede dagli anni Novanta. Quando con una vivace campagna elettorale aveva alzato il tasso di adrenalina in piazza del Popolo. Prossima campagna elettorale a traino del monologo Michelangelo: il neopartito Rinascimento è stato lanciato qualche settimana fa dal critico d’arte ferrarese. Alle politiche 2018 farà scintille e si sussurra, in riva al Livenza e al Noncello, che in lista ci sarà anche la sexy-prof Anna Ciriani. Voci per ora, tra le sorprese a traino nel contenitore della Settimana della cultura 2018.
«Il 5 maggio, poi, allo Zancanaro Gino Paoli si esibirà in coppia con Danilo Rea – annuncia l’assessore alla cultura Carlo Spagnol –. Un grande cartellone 2017-2018 che sta registrando l’alto gradimento del pubblico e la Settimana della cultura avrà il filo conduttore del benessere a 360 gradi. Altra offerta quella del 30 gennaio: protagonista a teatro sarà Alessandro Preziosi nella pièce “Van Gogh”». Genio e follia in scena, prima del monologo-show “Michelangelo” di Sgarbi che, dall’arte alla prassi, ha lanciato il partito Rinascimento per le politiche nazionali 2018. «Siamo nel Medioevo – tuona Sgarbi dal suo osservatorio estetico – e la bellezza va trasformata in economia». La “lectio magistralis” su Michelangelo a Sacile promette una lezione di anatomia artistica e umana del grande genio: insuperabile nelle molteplici sfaccettature di scultore, pittore e architetto che ha regalato all’umanità opere eterne.
Come per Caravaggio (accostato a Pasolini), nel monologo-show allo Zancanaro Sgarbi proporrà riferimenti a opere d’arte ravvicinate nell’imbuto del tempo, da Courbet a Rodin. Immagini del “visual artist” Tommaso Arosio, musica di Valentino Corvino con installazioni, performance e il racconto “alla Sgarbi” per mettere a segno il codice di Michelangelo, capace di superare il tempo e la storia. Sgarbi restituisce il genio inquieto di Michelangelo. «Umanizzarlo – spiega il critico d’arte – non è facile»
.(c.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video