Il Friuli non è una terra per astemi: il 70% della popolazione consuma alcolici

Si astengono solo 3 su 10, il 18% beve oltre mezzo litro di vino al giorno. La ricerca dell’Istat sulle abitudini dei friulani: i liquori battono gli amari

UDINE. Il vino fa buon sangue, secondo un antico adagio che, tutto sommato, pare avere oggi anche il conforto scientifico. E pure la birra male non fa, se le dosi restano entro ragionevoli limiti. Il combinato disposto tra la credenza popolare, il gusto della convivialità e la qualità delle produzioni autoctone contribuiscono a fare del Friuli Venezia Giulia una delle regioni dove più diffuso è il consumo di alcol. Il dato di partenza è fornito dall’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, con la quale l’Istat ha fotografato lo scorso anno le tendenze degli italiani in materia di consumo di sostanze alcoliche.

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Il 70,4 per cento dei corregionali intervistati ha dichiarato di aver consumato una bevanda alcolica nell’ultimo anno: meglio di noi fanno solo i valdostani, con il 74,1 per cento. A livello nazionale, la percentuale dei consumatori giornalieri di bevande alcoliche è pari al 21, 4 per cento, in diminuzione rispetto a quanto osservato dieci anni prima (29,3 per cento nel 2007). In aumento la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 38,9 per cento del 2007 al 44 per cento del 2017) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 25,6 per cento del 2007 al 29,2 per cento del 2017).

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Il calice a pasto è rosa

Almeno un bicchiere all’anno. Sono 778 mila i residenti del Fvg che hanno dichiarato di aver consumato almeno una bevanda alcolica negli ultimi dodici mesi. Otto uomini su dieci hanno bevuto almeno un calice; un rapporto che scende a sei su dieci tra le femmine: le donne friulane e giuliane restano ai piedi del podio di genere, quarte dietro alle abitanti di Val d’Aosta, Trentino-Alto Adige ed Emilia Romagna.

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Le donne, curiosamente, consumano più degli uomini durante i pasti: il 46,5 per cento delle partecipanti all’indagine spiega di bere sempre durante il pasto, contro il 25,6 degli uomini, che hanno dichiarato con maggior frequenza invece di aver bevuto almeno una volta fuori pasto (74,4 per cento). Nel complesso sono 269 mila i residenti in Fvg che hanno dichiarato di consumare bevande alcoliche (vino, in particolare) a ogni pasto.

Il vino batte la birra

Gli italiani preferiscono il vino alla birra. Una tendenza che non viene smentita neppure in Friuli Venezia Giulia, terra di grandissimi bianchi e di rossi apprezzatissimi. Il 58,1 per cento ammette di consumare vino, mentre il 53,3 dichiara di consumare birra.

Trentamila sono le persone che abitano in regione che raccontano di bere oltre mezzo litro di vino al giorno, mentre 198 mila (il 18 per cento della popolazione) si ferma a uno-due bicchieri quotidiani. Il 6,6 per cento (73 mila persone) è affezionato alla birra e ne consuma ogni giorno, mentre il 10, 3 per cento si concede una bionda solo stagionalmente: del resto la bevanda al luppolo “chiama” l’estate.

Aperitivi e liquori

Il 44,8 per cento ha confidenza con gli aperitivi alcolici, mentre il 27,1 dichiara di consumare abitualmente amari e il 29,8 beve liquori. Il 71,1 per cento spiega di consumare alcolici fuori pasto meno di una volta a settimana, mentre il 30,5 per cento dei partecipanti all’indagine afferma di non consumare né vino, né birra, né altri alcolici lontano da tavola.






La fotografia restituita dall’indagine dell’Istat racconta anche di comportamenti potenzialmente a rischio ai quali si espongono i soggetti che consumano abitualmente bevande alcoliche. L’estremo è costituito dagli 89 mila soggetti che arrivano agli eccessi tipici del binge drinking, ovvero l’assunzione di alcol mirato in maniera deliberata allo sballo.


Un fenomeno, questo, che riguarda soprattutto le fasce d’età più basse. Ci sono poi soggetti che consumano abitualmente più alcol di quel che sarebbe normalmente concesso (sono 99 mila, il 18, 7 per cento della popolazione del Fvg) e quelli che si concedono invece qualche bicchiere di troppo, ma solo a pasto (22 mila persone, il 22,3 per cento dei residenti in regione).


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Bere più di 5-6 bicchieri di vino a settimana (più precisamente poco più di 5 pinte di birra o 5 bicchieri di vino da 175 millilitri l’uno, pari a 100 grammi di alcol o 12,5 unità alcoliche) accorcia la vita: si tratta di una quantità inferiore a quelle che costituiscono i limiti raccomandati attualmente in vigore in vari paesi tra cui il nostro (Italia, Spagna e Portogallo hanno dei limiti raccomandati quasi del 50 per cento più elevati).


Pubblicato sulla rivista Lancet, questo studio fornisce una chiara evidenza a supporto della necessità di abbassare i limiti di consumo di alcol in molti paesi del mondo. Lo studio ha coinvolto – in 19 paesi ricchi – un totale di 599. 912 individui non astemi. Circa il 50 per cento del campione ha riferito di consumare più di 100 grammi a settimana di alcol, l’8, 4 per cento del campione addirittura 350 grammi a settimana.


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