A Gorizia Gusti di frontiera fa le ore piccole: locali aperti fino alle 3 di mattina

Orari extra large anche per la musica dal vivo: lo stop scatterà alle 2. E i bar potranno riaprire già alle 5

Francesco Fain
Una notte affollata alla manifestazione “Gusti di frontiera” Archivio Bumbaca
Una notte affollata alla manifestazione “Gusti di frontiera” Archivio Bumbaca

 

Gusti di frontiera farà le ore piccole. Più piccole del solito. Perché c’è la possibilità di applicare orari “extra-large” per gli esercizi pubblici in occasione del Gran galà dei golosi che accenderà i fornelli da giovedì 25 a domenica 28 settembre.

È la novità dell’ordinanza, appena sottoscritta dal sindaco Rodolfo Ziberna, intitolata “Provvedimenti in materia di orario ed esercizio delle attività economiche”. «Una scelta per dare la possibilità agli esercenti di lavorare bene e per soddisfare la voglia di fare festa dei tanti visitatori», commenta Ziberna.

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Una passata edizione di Gusti di frontiera a Gorizia (foto archivio Bumbaca)

Entriamo nel dettaglio. Su tutto il territorio comunale, si legge testualmente nell’ordinanza, i pubblici esercizi dovranno osservare orari prestabiliti (e molto generosi) di chiusura nonché per l’effettuazione degli allietamenti e trattenimenti.

Le giornate “a tutta festa” saranno quelle di venerdì 26 e sabato 27 perché l’orario di chiusura delle attività è stato fissato per le 3, un’ora dopo rispetto alle precedenti occasioni mentre le sorgenti sonore e l’allietamento potranno andare dalle 10.30 alle 2 del mattino. Ma c’è un elemento davvero molto interessante perché, si legge sempre testualmente nel documento, «i suddetti esercizi non potranno nelle giornate indicate, riprendere l’attività prima delle ore 5 successive alla chiusura». «In pratica, l’esercente potrà potenzialmente tenere aperto 22 ore su 24 - spiega Ziberna -. Ovviamente, è difficile immaginare ci possano essere esercenti che applicheranno tale orario ma la possibilità di farlo ci sarà».

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La presentazione di Gusti di frontiera 2025 (Tibaldi)

Proseguiamo: giovedì 25 settembre, nella giornata di esordio di “Gusti di frontiera” l’orario di chiusura è stato fissato per l’una mentre le sorgenti sonore potranno essere “azionate” dalle 13 alle 24.

Domenica 28, invece, sarà l’ultimo giorno di festa. In questo caso, i pubblici esercizi dovranno chiudere i battenti alle 24 mentre la musica potrà funzionare dalle 10.30 alle 23. Insomma, nella giornata iniziale e in quella finale delle quattro di “Gusti” le fasce orarie saranno un po’ più limitate.

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Una passata edizione di Gusti di frontiera a Gorizia (Marega)

E passiamo agli stand che, come spiegato nei giorni passati, saranno più di 400 in quella che sarà un’autentica festa transfrontaliera di popolo. Nell’ordinanza viene inserito l’obbligo di osservare orari ben codificati relativamente all’attività, alle diffusioni sonore, all’allestimento, al rifornimento e approvvigionamento degli stand, allo smontaggio delle strutture a cura di tutti gli operatori ammessi ad operare su area pubblica.

Limitandoci all’esercizio dell’attività (che è quello che maggiormente interessa ai visitatori) gli stand potranno restare aperti giovedì 25 dalle 13 all’una (musica dalle 13 alle 24). Venerdì 26 e sabato 27 apertura estesa dalle 10.30 alle 3 del mattino mentre le sorgenti sonore potranno essere attivate dalle 10.30 alle 2. Domenica, operatori al lavoro dalle 10.30 alle 24 con musica dalle 10.30 alle 23.

«È fatto divieto - si legge ancora nell’ordinanza - ai suonatori ambulanti e agli artisti di strada di operare entro tutto il perimetro della manifestazione e per la durata della stessa, fatta eccezione per quelli specificatamente ammessi dal Comune in quanto indicato nelle manifestazioni di interesse». Quindi, non ci potranno essere (come nelle passate edizioni) spettacoli improvvisati.

Non solo. «Tutti gli operatori ammessi ad operare entro l’area della manifestazione, sia in sede fissa sia su suolo pubblico, dovranno prestare particolare attenzione nell’utilizzo di coltelli e altri simili oggetto di taglio, connessi con la propria attività, se in prossimità del pubblico. In particolare, è vietato lasciare incustoditi o in mostra tali oggetti se a portata del pubblico»,è un’altra delle disposizioni contenute nel documento che è stato appena firmato dal primo cittadino. —

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