Il gruppo Rizzani de Eccher cerca 60 addetti: in Italia cantieri per 1,5 miliardi di euro
Per i posti di lavoro è previsto un recruiting day il prossimo 12 marzo, fissato al 2 il termine per fare domanda. Il manager Barbiero: tra i grandi cantieri la stazione dell’aeroporto di Venezia

Il nuovo corso di Rizzani de Eccher, tra i primi cinque gruppi di costruzioni in Italia, è cominciato solo da un paio di mesi, ma procede già spedito con obiettivi chiari e una molteplicità di progetti. Sono stati mesi difficili, quelli del 2024, conclusi con il percorso di ristrutturazione definito il 9 dicembre scorso e il contestuale ingresso nella società, con quote maggioritarie, del fondo Utp Restructuring corporate, gestito da Sagitta Sgr, società di investimento milanese. I fratelli Claudio e Marco de Eccher hanno mantenuto il controllo del 25% della holding e il ruolo di senior advisor.
E mercoledì 12 febbraio nella sede della Regione a Udine il management si è presentato ufficialmente per la prima volta dopo l’avvio di questa fase dell’azienda, che vanta una storia di quasi due secoli, con anno di fondazione 1831. L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione del Recruiting day interamente dedicato a Rizzani de Eccher, che si svolgerà l’11 marzo prossimo (domande da presentare entro il 2 marzo) per 60 posti di lavoro.
L’azienda, come ha dichiarato la manager Valentina Melocco che si occupa di ricerca e selezione del personale, ha necessità di «ingegneri civili per l’Italia e l’estero, di operai edili e impiegati per gli importanti cantieri in Italia, di addetti agli uffici acquisti nel quartier generale in Friuli. Ci sono possibilità di carriera in un ambiente dinamico».
Da sottolineare che le candidature per i posti di lavoro in Rizzani de Eccher, come ha spiegato Gianni Fratte, della Direzione regionale del Lavoro, che da qualche anno organizza a tamburo battente i Recruiting days (in agenda ce ne sono quasi uno alla settimana) «saranno accessibili anche attraverso la piattaforma Eures, quindi da tutta Europa, in particolar modo dai Paesi confinanti, dove c’è manodopera qualificata nel settore dell’edilizia».
L’ingegner Enrico Barbiero, Business development manager per l’Italia, ha fatto il punto della situazione del gruppo. «Il nuovo corso sta procedendo come previsto - ha detto - c’è una compagine societaria rafforzata con investitori motivati che hanno predisposto un piano di sviluppo che dobbiamo portare avanti. Rizzani de Eccher ha operato nel corso dei decenni in 70 Paesi del mondo, dall’Africa all’Asia, dall’Australia alla Russia, dall’Europa al Sud America. Adesso stiamo bilanciando il portafoglio ordini, che ammonta a circa 4 miliardi di euro, sull’Italia, grazie anche ai fondi del Pnrr.
Abbiamo in programma quattro grandi cantieri, due opere ferroviarie per l’Alta velocità, il raccordo aeroporto di Venezia con la linea ferroviaria fino a Mestre e in provincia di Enna, e altrettante opere stradali, la superstrada Ragusa-Catania e la bretella di Gallarate. Si tratta di appalti che da soli valgono 1,5 miliardi di euro. In particolare ci occuperemo di tutta l’infrastruttura relativa all’Alta velocità tra il Marco Polo e lo snodo di Mestre, sono 8 chilometri di linea ferroviaria e la costruzione della stazione dello scalo aeroportuale, per un valore complessivo di 500 milioni di euro.
Parteciperemo anche al bando di gara per l’aggiudicazione dei lotti della terza corsia sull’A4 nel tratto veneto tra San Donà e Portogruaro. All’estero, invece, gli interventi più importanti sono ad Amsterdam, in Olanda e nei Paesi baltici, con la realizzazione della rete di Alta velocità ferroviaria».
Per quanto riguarda i conti del 2024, il manager ha dichiarato che «saranno in linea con quelli del 2023, circa 860 milioni di euro», mentre per il 2025 «non c’è un target di ricavi predefinito, ma si punta a rafforzare risultati e utili, grazie a un piano industriale consolidato».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto