Gli interventi per l’ernia? "Andate a Spilimbergo"

La denuncia dei comitati: la day surgery ha cancellato le operazioni. «Si sta smantellando anche la cardiologia: gli infermieri in trasferta al Cro»

SACILE. «Per l’intervento all’ernia vada a Spilimbergo». Niente intervento day surgery nel presidio sanitario in via Ettoreo: una sacilese è stata consigliata alla trasferta di 100 chilometri andata-ritorno. «Gli interventi all’ernia sono stati cancellati da qualche giorno negli ambulatori in via Ettoreo a Sacile – ha denunciato Luigi Zoccolan del comitato No-tagli –. L’ex ospedale perde altri pezzi: ogni giorno c’è una croce sulla nostra sanità». La lista delle doglianze si allunga dopo il consiglio comunale aperto sulla sanità: l’ex consigliere comunale non si arrende. «Altre iniziative sono in cantiere – ha annunciato Zoccolan – per rivendicare il diritto alla salute a Sacile».

Cardiologia e altri servizi. «Infermieri del dipartimento di riabilitazione cardiologica distaccati al Cro di Aviano – ha continuato Zoccolan –. La riduzione in organico è un problema: il primario Francesco Antonini Canterin ha lasciato un vuoto». Antonini Canterin ha scelto di andare a lavorare in Veneto. Sono rimasti in tre i medici nell’area della riabilitazione cardiologica ambulatoriale.

«Pare che uno di loro usufruisca dei permessi della legge 104 per sei giorni al mese – ha aggiunto Zoccolan –. Liste di attesa lunghe per i pazienti? Seguiranno Canterin a Motta di Livenza? Quando arriverà il nuovo primario?». I comitati battono il ferro della sanità e Lega Nord ha alzato la voce. «Pronto soccorso chiuso e nessuna intenzione di riaprirlo, poi reparti chiusi e posti letto tolti – ha elencato il vicesindaco Vannia Gava –. Fisioterapista e logopedista spariti.

L’unica fortuna di questo ospedale sono gli operatori e il personale infermieristico che continuano a lavorare con passione: ma anche da loro provengono segnali di allarmismo». La polemica? «La questione ospedale a Sacile non è mai stata una lotta politica, ma per i bisogni dei sacilesi – ha concluso Gava –. Invece, qualcuno si è svegliato soltanto ora, in vista delle elezioni regionali”.

I comitati in campo. «Chiediamo risposte sulla situazione della fisioterapia – ha reclamano Gianfranco Zuzzi (M5s) –. Dove da nove mesi non è assicurata la presenza continuativa del fisiatra. Idem per la cardiologia riabilitativa: ci sono seri problemi organizzativi da risolvere. L’addio del primario Antonini Canterin non sarà indolore, a fine settembre».

I comitati Nave-Casut con l’Associazione rinnovamento della sinistra di Zoccolan e M5s fanno i conti. «Il ridimensionamento degli ospedali di rete tra cui Sacile e poi il declassamento 2015 a presidio sanitario sono una sciagura per 60mila cittadini del distretto – ha valutato Zuzzi –. Apprezziamo, invece, gli impegni assunti per il potenziamento del Centro salute mentale, dell’area disabilità e del centro diurno per gravi». La Casa di riposo aspetta l’ampliamento nel 2018.

«Continueremo l’impegno in difesa della sanità e della struttura sacilese – ha promesso Zuzzi –. È unica per spazi, strutture e bellezza». «Sindaci Andrea Gava (Caneva), Ivo Moras (Brugnera) e Roberto Ceraolo (Sacile) – ha concluso Zoccolan – è l’ora della sveglia».

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