Fvg, Austria e Slovenia insieme nell’emergenza: a Tarvisio l’esercitazione antincendio “Senza confini”

Simulato lo spegnimento di un rogo boschivo a Camporosso: presenti oltre 70 operatori tra vigili del fuoco, Corpo forestale regionale, volontari provenienti dalla vicina Carinzia e pompieri sloveni

Un'operazione che chiama in causa territori differenti, ma uniti dalla volontà di agire nell'emergenza per la sicurezza e il bene di tutti, senza distinzioni.

Si è svolta anche quest’anno a Camporosso, nella suggestiva cornice naturale della Val Bartolo, l’esercitazione di antincendio boschivo "Senza confini", evento che simula lo spegnimento di un rogo boschivo e coinvolge operatori di Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia.

Un momento dell'esercitazione a Camporosso
Un momento dell'esercitazione a Camporosso

L'iniziativa è stata organizzata dal Comune di Tarvisio e dal Corpo dei pompieri volontari di Camporosso, con la collaborazione del Corpo forestale regionale. I numeri sono significativi. Presenti a Camporosso oltre 70 operatori: il Corpo dei pompieri volontari della Valle (Camporosso, Ugovizza, Valbruna, Malborghetto e Moggio con Trieste), i Vigili del fuoco del distaccamento di Tarvisio con i volontari di Pontebba, il personale del Corpo forestale regionale delle Stazioni forestali di Tarvisio, Pontebba, Moggio Udinese, Resia, Tolmezzo e Paluzza, i gruppi di volontari provenienti dalla vicina Carinzia (dai comuni di Feistriz amn gail, Vorderberg e Achomitz) e i Vigili del fuoco (gasilci in sloveno) del comune di Kobarid (Caporetto).

La presenza delle delegazioni straniere è possibile grazie a specifici e collaudati Protocolli di collaborazione transfrontalieri tra i sistemi di Protezione civile della Regione Fvg e quelli di Slovenia e Austria.

 

L’amministrazione regionale, inoltre, ha stipulato con Land della Carinzia un accordo per la salvaguardia delle tradizioni e delle culture montane: con l’istituzione di uno specifico gruppo di lavoro per lo studio del pericolo di incendi boschivi, a cui partecipano tecnici dei due Paesi, l’intenzione è favorire l’organizzazione e la cooperazione nella zona di confine.

 

 

Oltre alle operazioni da terra, nella simulazione dello spegnimento dell'incendio (sviluppatosi nelle vicinanze di alcune baite) è stato coinvolto anche l’elicottero della Protezione civile regionale, per la realizzazione di lanci d'acqua. Grazie all’impiego di tutte queste forze – guidate dal Direttore delle operazioni di spegnimento (Dos), il comandante della Stazione forestale di Tarvisio, Nello Zandonella – la simulazione di spegnimento delle fiamme si è conclusa in tempi rapidi e gli operatori hanno potuto chiudere l'intervento con la bonifica dell’area interessata.

 

Al termine dell’esercitazione, si è tenuto un debriefing tra tutti i partecipanti. Lo scopo era analizzare punti di forza (come il confronto Dos-elicotterista, che ha migliorato le rispettive conoscenze sulle indicazioni operative più utili per un’azione efficiente) e di debolezza (dalle modalità di accesso all'acqua alle comunicazioni difficoltose sul canale radio) dell’intera simulazione. Si tratta di momenti di confronto molto utili per due ragioni: da una parte per individuare i fabbisogni degli operatori, dall’altra per fornire gli elementi utili alla pianificazione futura degli interventi, in ottica di prevenzione e di rafforzamento del sistema deputato a contrastare gli incendi che, a seguito dei cambiamenti climatici, possono interessare oggi anche zone che in passato erano meno coinvolte in questo tipo di emergenza.

"Ringraziamo il responsabile dei pompieri volontari di Camporosso, Claudio Sorato, che ha dato il là, anche quest’anno, all’iniziativa - commenta Emilio Beltrame, direttore dell'Ispettorato forestale di Tolmezzo -. É una grande soddisfazione vedere confermati le sinergie e i legami fra gli operatori dei tre Paesi che possono essere chiamati ad operare indistintamente sulla stessa montagna, indipendente dal versante e dalla nazionalità. Qui si sta concretamente realizzando una collaborazione “senza confini”.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto