Udine, 220 studenti a lezione di vino e sicurezza: cena con degustazione e alcol test finale
Alla Fondazione Renati un evento formativo tra qualità enogastronomica e prevenzione: carabinieri in prima linea per sensibilizzare alla guida responsabile

Un brindisi in tutta sicurezza, con tanto di alcol test a fine serata. Non è stata quindi una semplice degustazione quella che ha visto circa 220 studenti dell’Università di Udine sorseggiare quattro vini del territorio nel corso di un appuntamento che è infatti servito a impartire una lezione di educazione civica, nonché stradale, a ciascuno dei partecipanti. A ospitare un evento che ormai prosegue dal 2012, martedì scorso, la Fondazione Renati, storica realtà da sempre vicina ai giovani.
Giovani quindi protagonisti, primi destinatari del messaggio ben ribadito, già al momento dell’accoglienza, dallo stesso Agostino Maio, presidente della Fondazione: «Il tema principale è quello dell’educazione al bere, che implica responsabilità e consapevolezza. Questa degustazione, di conseguenza, ha lo scopo di far capire le caratteristiche del vino, nel bene ma anche nel male». A fine cena, così, gli studenti han potuto sottoporsi ad apposito alcol test misurando la propria risposta al vino assunto. Il tutto sotto la guida dei carabinieri di Udine, coordinati dal comandante provinciale Giorgio Broccone. Ma andiamo con ordine.
Quattro le etichette, altrettante le portate, dall’antipasto al dolce, preparate con cura dallo chef Daniele Cortiula. Spumante e friulano, quindi merlot e ramandolo: a sovrintendere su abbinamento e assaggi il Ducato dei vini friulani, organizzatore dell’iniziativa insieme alla Fondazione Renati grazie al contributo del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, di Promoturismo Fvg, della Fondazione Friuli e di Banca 360 Fvg. «Il vino non è una bevanda, ma è un alimento – la premessa del sommelier Gianni Ottogalli –; il vino non si beve, ma si sorseggia». Poi la raccomandazione: «Prima di sorseggiare, aspettate che arrivi il piatto a cui il vino è abbinato. Niente rabbocchi». Da qui il via alle danze.
Partenza con trota affumicata, gli studenti schierati in sala ristorazione, come al termine di una giornata di lezioni qualsiasi. L’occasione, però, era speciale: «Lo testimonia la presenza di così tante autorità», ha spiegato Maio. A intervenire son stati, in particolare, il vicesindaco Alessandro Venanzi, il prefetto Domenico Lione – il quale ha annunciato il suo desiderio di legare istituzionalmente le prossime edizioni dell’evento alla prefettura cittadina –, il questore vicario Andrea Locati, il neo prorettore dell’Ateneo friulano Giorgio Alberti, il direttore generale di Promoturismo Fvg Iacopo Mestroni, oltre al già citato colonnello Broccone.
Incalzati dalle osservazioni sul tema di Ottogalli, ma lasciati liberi di chiacchierare fra loro, gli studenti hanno potuto apprezzare la qualità del vino, il sapore del cibo. Il modus operandi dei carabinieri presenti, i quali, con tutte le istruzioni del caso, hanno evidenziato i rischi della guida in stato di ebbrezza. In chiusura di serata, allora, spazio agli alcol test: alcuni volontari si sono sottoposti agli esami facendo da esempio per tutti i colleghi. La giusta chiosa di un evento all’insegna della sicurezza.
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