Finti addetti antifrode della banca e falsi carabinieri: due anziane fanno un bonifico ai truffatori
Le due vittime risiedono a Udine e a Tricesimo: in un caso sono stati versati 40 mila euro, in un altro 11 mila euro

Anziani ancora vittime di truffatori senza scrupoli. Due raggiri fotocopia sono andati a segno tra Udine e Tricesimo nella giornata di martedì 4 novembre, facendo perdere alle due vittime prescelte 40 mila euro in un caso, 11 mila euro nell’altro. Una terza truffa, invece, ha interessato Fagagna, dove una donna del posto si è lasciata convincere a effettuare versamenti per quasi 6 mila euro a quella che era convinta fosse la figlia.
Nel primo caso era arrivato un sms sul cellulare, un avviso che indicava un presunto problema con la sicurezza e invitava a contattare un “addetto antifrode” dell’istituto di credito. Così, preoccupata per quanto sarebbe potuto accadere ai suoi beni, una 78enne udinese ha telefonato al finto esperto, il quale le ha riferito che di li a poco sarebbe stata contattata da un “carabiniere”. Puntualmente la telefonata è arrivata e il finto militare dell’Arma, con la scusa di mettere al sicuro il proprio denaro, ha convinto l’anziana a effettuare un bonifico di 40 mila euro a favore di un conto corrente che la donna non conosceva. La 78enne, una volta compreso di essere stata truffata, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Udine.
Di un “trucchetto” identico ne ha fatto le spese una 74enne residente a Tricesimo, che ha presentato anche lei denuncia ai militari di Udine. Pure in questo caso la donna nella mattinata di martedì aveva ricevuto un messaggio che la invitava a contattare con una certa urgenza un finto addetto antifrode del suo istituto bancario. Lei così ha fatto e, come pure nel caso precedente, il soggetto le ha annunciato che avrebbe ricevuto la chiamata da parte di un “carabiniere”. Il finto militare l’ha dunque invitata a effettuare un bonifico per mettere al sicuro i propri averi verso un conto corrente sconosciuto. La donna ha così girato 11 mila euro. Soltanto in un secondo tempo ha compreso di essere stata truffata e ha sporto denuncia ai militari dell’Arma.
Ai carabinieri di Fagagna, invece, una 65enne ha riferito di aver ricevuto un messaggio Whatsapp da una persona che si qualificava come sua figlia, specificando di aver dovuto cambiare numero. Da quella che credeva essere la figlia si è in seguito lasciata convincere a effettuare quattro ricariche Postepay e un bonifico per un totale di quasi 6 mila euro.
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