Electrolux, l’azienda dice no all’ipotesi del lavoro su due turni

Incontro a Porcia sul recupero dei volumi persi e sull’evasione dei nuovi ordini. Ribadita la necessità di operare a giornata ed effettuare 7 sabati da 8 ore

Giulia Sacchi
Lo stabilimento Electrolux di Porcia
Lo stabilimento Electrolux di Porcia

No al lavoro su due turni per recuperare i volumi persi durante l’anno ed evadere i nuovi ordini che hanno portato all’aumento del budget da 712 mila a 722 mila lavatrici: Electrolux, nell’incontro di martedì con le Rsu di Porcia, è stata perentoria. Le commesse non sarebbero sufficienti per giustificare l’adozione di questo nastro orario su cui invece avevano puntato le maestranze.

Non si è giunti, quindi, a un accordo: l’azienda insiste sulla necessità di lavorare a giornata ed effettuare sette sabati di straordinario da otto ore. Le Rsu hanno avanzato una proposta: prevedere assunzioni a tempo determinato – non sono state quantificate – ed effettuare gli straordinari, ma non con i numeri proposti da Electrolux. No, dunque, alle otto ore e no a sette sabati.

L’azienda ha preso tempo per valutare l’istanza: mercoledì ci sarà un aggiornamento. In mattinata sono previste anche le assemblee sindacali coi lavoratori. L’ipotesi dei due turni sarebbe stata la migliore per le maestranze: oltre al fatto che da sempre operano con questa organizzazione oraria, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro è più semplice. Un altro aspetto che è stato rimarcato da addetti e Fim, Fiom e Uilm è che «l’azienda non può continuare a scaricare i problemi organizzativi, che causano perdita di volumi, sulle maestranze».

Il riferimento è al fatto che spesso si registrano guasti nelle linee dell’alto di gamma, che usufruiscono di robot che, quando si inceppano o presentano criticità, sono difficili da sistemare in tempi brevi. Un problema non da poco, anche in vista dell’evasione dei nuovi ordini arrivati dal mercato dell’Est.

L’obiettivo è arrivare a un’intesa. «Auspichiamo che l’azienda accolga la nostra proposta, che va incontro alle esigenze di tutti, Electrolux e maestranze – commentano i sindacati –. L’azienda era stata chiara nelle prime fasi della discussione: se non si trova una quadra, procederà con le assunzioni per dare risposta al mercato e non stringerà accordi sul calendario produttivo sino a fine anno, ovvero quello che contempla anche la chiusura natalizia dello stabilimento». 

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