Ecco quanto costa il 730 assistito

Il conto alla rovescia è terminato: da oggi il 730 precompilato è online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Parte dunque la “rivoluzione” della dichiarazione dei redditi “fai da te” che, come annunciato negli ultimi mesi, dovrebbe consentire uno snellimento della burocrazia con una riduzione di tempo e denaro per i cittadini. Al momento, però, a giudicare dalle file di persone che da settimane - e in particolare negli ultimi giorni - si presentano ai Caf per fissare un appuntamento e bombardano gli uffici di telefonate per richiedere delucidazioni, questa visione appare ben lontana dalla realtà e, sondando il clima, la maggior parte degli udinesi anche per quest’anno pare abbia deciso di ricorrere ai metodi tradizionali, ovvero scaricando il faldone di documenti direttamente sulle scrivanie dei Caf della città, alcuni dei quali, soprattutto i maggiori, sono letteralmente sommersi di richieste. Ma quanto costa farsi fare un modello 730 dal Caf? Dipende.
I prezzi
Dipende, naturalmente, da quale Caf si deciderà di scegliere. Il tariffario varia a seconda della tipologia, spesso in funzione della fascia di reddito e in base all’iscrizione al sindacato viene riservato un trattamento economico più vantaggioso.
Al Caf della Cisl si parte dai 21 euro per gli iscritti e 58 per i non iscritti con redditi fino a 10 mila euro; oltre 10 mila euro e fino a 50 mila un non iscritto paga dai 60 ai 75 euro a seconda dello scaglione a cui appartiene, mentre per gli aderenti al sindacato si oscilla tra 26 euro e 43 euro, con picchi rispettivamente di 83 e 48 euro per redditi che superano i 50 mila euro. Se un coniuge è iscritto al sindacato si paga 45 euro, mentre per il modello già riempito dagli 8 ai 15 euro.
Al Caf della Cgil un lavoratore dipendente o un pensionato iscritto con reddito inferiore a 6 mila 200 euro se la cava con 4 euro (6 se non iscritto), fino a 10 mila paga 28 euro e oltre i 10 mila gli euro sono 37, mentre per i non iscritti, le cifre raggiungono i 71 euro. Anche qui, il personale Caf si occuperà di assistere i contribuenti che decidono di far visionare agli uffici il modello precompilato e la spesa varia da 13 a 24 euro.
Stesso prezzo, euro più euro meno, di Confartigianato, al quale si deve sborsare 25 euro per il precompilato e 65 euro per la pratica completa, mentre alla Coldiretti si paga 46 euro per il singolo modello ed è ancora gratis l’assistenza per quello gia compilato.
Cosa cambia
In sostanza, per il cittadino, quasi nulla, ma da oggi avrà la possibilità di fare tutto da solo, compilando il proprio documento per la dichiarazione dei redditi e inviandolo all'Agenzia delle Entrate a costo zero.
La dichiarazione non busserà però alla porta dei contribuenti, né sarà inviata via e-mail, ma sarà accessibile attraverso i servizi telematici delle Entrate ed è richiesto un pin. Il dichiarante può approvare il precompilato così com'è, oppure modificarlo e integrarlo. Ma occhio agli errori: prima di cliccare sull’invio è bene verificare con attenzione le parti che presentano dubbi, perché una volta che la documentazione viene trasmessa è definitiva e può essere corretta solo attraverso una pratica integrativa, e in questo caso è necessario rivolgersi a un intermediario.
Inoltre il modello già "pronto" non contiene la voce delle spese che consentono di accedere a sconti fiscali e rimborsi (visite mediche e altre detrazioni) e in questo caso se non si è particolarmente esperti è meglio richiedere l’aiuto di un intermediario. Chi però non se la sente di avventurarsi nell’oscuro mondo delle finanze, potrà gestirselo alla vecchia maniera, rivolgendosi - c'è tempo fino al 7 luglio perché la data del 31 maggio è stata prorogata - a un intermediario.
Caf e professionisti responsabili
E proprio per questa categoria il modello introduce una ben poco gradita novità. Gli intermediari saranno infatti responsabili di fronte al fisco e su di loro grava il cosiddetto “visto di conformità pesante”. In pratica, in caso di errori, risponderanno direttamente pagando di tasca propria l’imposta che il contribuente avrebbe dovuto versare, in aggiunta a sanzioni e interessi. Per questo motivo i cittadini che decideranno di richiedere un servizio agli intermediari pagheranno una piccola tariffa a coprire i costi assicurativi lievitati per la responsabilità che ora li coinvolge anche sul fronte dell’imposta. In barba a un paventato risparmio, per ora, per i Caf, tutto è più costoso e complicato, e tra i cittadini la confusione regna sovrana.
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