È morto Livio De Monte, storico fotografo della Carnia

TOLMEZZO. . È morto nella tarda serata di venerdì scorso all’ospedale civile di Tolmezzo, dove era stato ricoverato da alcuni giorni, Livio De Monte, il fotografo della Carnia.
Nato nel Comune di Arta Terme nel settembre di 87 anni fa, si è avvicinato sin da piccolo alla fotografia, seguendo le orme del padre Olinto. Dal padre ha pure ereditato la passione per la moto sin da quando, in pieno conflitto mondiale, si avventurava a fare il reporter di guerra con la sua moto sul confine con l’Austria in sella alla sua due ruote. Livio ha utilizzato molto la moto anche in seguito.
Nel primo dopoguerra, quando i fotografi in Carnia si potevano contare sulle dita di una mano, si recava a ritrarre momenti felici delle famiglie carniche in occasioni particolare come matrimoni e battesimi.
«Con una penna speciale, la luce, – ricorda la figlia Emilia, che lo ha sostituito nel negozio aperto a Tolmezzo – ha immortalato attimi di vita quotidiana in tutta la Carnia e non solo. La sua personalità si riconosce attraverso le sue molteplici immagini che firmano il suo stile: semplicità ed emozione negli attimi che documentava e comunicava come fossero un diario». «Se vuoi fare il fotografo – era la sua filosofia alla stregua dei grandi maestri fotografi: Segala era il suo punto di riferimento – impara l’umiltà».
In campo professionale Livio ha proseguito il lavoro del padre come fotografo ad Arta Terme, quindi ha aperto un negozio ad Ampezzo, dove ha segnato con le sue immagini un ventennio di storia paesana, prima di trasferirsi definitivamente negli anni 70 nella città carnica. La passione per quella che per lui era un’arte non lo ha mai abbandonato.
Raggiunta l’età pensionabile ha passato lo studio fotografico alla figlia Emilia che ne ha proseguito l’attività. “Segnata” dalla passione del padre anche l’altra figlia Fides, che invece ha intrapreso la professione di docente di grafica al liceo artistico Sello di Udine.
Anche da pensionato – e almeno fino ai 75 anni – Livio ha proseguito a raccontare la storia della Carnia e della montagna con la sua macchina fotografica. Poi problemi di salute hanno rallentato al sua verve artistica. Colpito da un male di stagione, le sue condizioni sono state debilitate, tanto da dover essere ricoverato nel nosocomio tolmezzino dove è spirato.
I funerali sono stati fissati per martedì 3 aprile nella chiesa di Arta Terme officiati, alle ore 15, da don Ivo Dereani. Lunedì di Pasquetta nella stessa chiesa, alle 18, sarà recitato un rosario. Dopo i funerali la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia delle moglie Marcella a Rivignano del Friuli.
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