Dottorato di ricerca finanziato dalla “Zanolin Dametto”

Non soltanto premi per neolaureati, ma anche il finanziamento di un dottorato di ricerca per tre anni di una ragazza di Porcia, attivato dall’università di Trieste al Cro, per una ricerca sul mieloma....

Non soltanto premi per neolaureati, ma anche il finanziamento di un dottorato di ricerca per tre anni di una ragazza di Porcia, attivato dall’università di Trieste al Cro, per una ricerca sul mieloma. È questa la novità annunciata ieri, durante la cerimonia di conferimento dei premi di laurea della Fondazione Zanolin Dametto, da Gianni Zanolin. A beneficiarne è Francesca Baldissera. «La fondazione – ha chiarito – paga il triennio di dottorato: il requisito è che il beneficiario fosse residente in provincia di Pordenone: è stata individuata la studentessa di Porcia che sta effettuando una ricerca al Cro».

Ieri la cerimonia s’è tenuta alla Galleria Harry Bertoia, che in questo momento ospita Defigurazione, la mostra di fotografie di Danilo De Marco, promossa e realizzata dalla Fondazione.

Sette gli studenti che sono stati premiati, tutti laureati all’università di Trieste: la motivazione è legata al fatto che Ottone Zanolin, zio di Gianni, che viveva nel capoluogo giuliano allo scoppiare della seconda guerra mondiale, aveva il desiderio di iscriversi all’università. Ma il conflitto l’ha costretto a partire e, al suo ritorno, non c’è più stata l’opportunità di cominciare gli studi universitari. La coppia Ottone Zanolin ed Elena Dametto, che non ha avuto figli, ha deciso di istituire una fondazione rivolta ai laureati all’università triestina. I premiati sono stati Maria Rosaria Renga, laureata in giurisprudenza, Simone Mozzon in fisica e Silvia Buriolla in medicina, che hanno conseguito la laurea magistrale, Deborah Filipetto (scienze internazionali e diplomatiche), Zhegreta Jesku (servizio sociale), Sara Nicastro e Denis Greco Gambino (in fisica) per la laurea triennale.

Il premio ha devoluto complessivamente per questa edizione 30 mila euro, sia per i premi di laurea che per il finanziamento del dottorato di ricerca. «Riuscire a distribuire delle borse di studio è un segno importante, che premia chi ha conseguito traguardi di rilievo nello studio – ha sottolineato l’assessore Pietro Tropeano – ed è una gratificazione spendibile anche per il futuro, dopo lo studio, e per il lavoro».

Zanolin ha anche sottolineato come in tanti, dai professori arrivando perfino ai maestri dell’asilo, una volta appresi i nomi dei premiati, abbiamo manifestato l’orgoglio per gli ottimi risultati ottenuti da chi è stato loro allievo e studente.

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