Da Anna Oxa alla chef Klugmann: Friuli doc è costato quasi 100 mila euro

UDINE. Ammonta a poco meno di 100 mila euro la spesa sostenuta dal Comune per il programma artistico e gli spettacoli di Friuli Doc.
Solo il concerto di Anna Oxa è costato 26.840 tra cachet transfert e ospitalità. La regia di tutto l’intrattenimento è stata curata dalla Pregi srl di Renato Pontoni, papà del Ceghedaccio, che ormai da nove anni fa ballare anche gli appassionati dei prodotti tipici friulani.
La Pregi si è aggiudicata l’ultimo bando pubblicato dal Comune nel 2016 (sindaco era Furio Honsell), il terzo di fila, e per 18 mila euro all’anno più Iva si è occupata della “progettazione, organizzazione e direzione artistica del programma di spettacolo e animazione e del coordinamento e gestione dei punti informativi di Friuli Doc” con uno staff di 16 persone nei giorni della festa.
Anche quest’anno quindi la proposta musicale è stata fatta da Pontoni, ma a decidere è stata l’amministrazione di centrodestra e in particolare l’assessore ai Grandi eventi, Maurizio Franz. Una scelta sicuramente azzeccata a giudicare dall’ottimo riscontro di pubblico.
Promossi gli show sui palchi e anche quelli itineranti (tra i più apprezzati il Carillon viaggiante e il pianista udinese Davide Brullo) oltre alla Oxa con con la sua voce ha messo a tacere tutte le polemiche nate nei giorni precedenti per la clausola del contratto che prevedeva l’assenza di loghi sul palco, compreso quello di Friuli Doc che infatti è stato rimosso durante la sua esibizione.
Una scelta commerciale standard, richiesta per tutte le date del suo tour, che non aveva nulla a che fare con il fatto che la cantante sia vegana, ma che ha fatto comunque storcere il naso a qualcuno scatenando critiche all’organizzazione poi spazzate via dagli applausi delle migliaia di persone accorse in piazza Libertà.
Detto della Oxa, nell’elenco delle spese (nella tabella qui a fianco le somme versate dal Comune) spiccano i 6.100 euro che la testimonial Antonia Klugmann utilizzerà per progetti di beneficenza.
La chef stellata, cuoca dell’anno 2017 per l’Espresso con il suo Argine a Vencō non è il primo volto televisivo di Masterchef che ha tagliato il nastro di Friuli Doc: nel 2013 era toccato a Joe Bastianich (era venuto gratis, per poi tornare a pagamento – 2.440 euro – lo scorso anno con la sua band) e nel 2017 a Carlo Cracco che aveva chiesto un cachet di 2 mila euro più altri 2.800 euro (più Iva) per l’acquisto di copie del suo ultimo libro.
Dopo la Oxa la spesa più ingente è per l’associazione culturale “Canzoni di confine” (13.298 euro) che ha curato tutta la produzione dell’orchestra Mittel Europa che comprende circa 40 persone tra musicisti, cantanti e tecnici.
Gratis, oltre al nuotatore udinese Matteo Restivo, hanno partecipato tra gli altri anche il conservatorio, il mago Rafael, la scuola di danza Ceron, Discostaiare street band.
QUANTO E' COSTATO FRIULI DOC
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