Crac Cavalli Conti, coniugi a processo
Nel 2017, nell’arco di tre mesi, hanno portato i libri in tribunale la srl Cavalli Conti (il 20 aprile) e la srl Istituto Luigi Einaudi (dichiarata fallita il 28 luglio), che gestivano le due scuole paritarie in città. L’amministratore unico delle due società Gaetano Casale, 78 anni, e la socia di maggioranza Dania Galluzzo, 76 anni, sua moglie, entrambi residenti a Cordenons, sono stati indagati dalla procura di Pordenone per bancarotta fraudolenta.
Ieri il gup Monica Biasutti ha rinviato entrambi a giudizio. Il processo comincerà l’11 maggio dinanzi al tribunale collegiale presieduto dal giudice Alberto Rossi. La curatela fallimentare si è costituita parte civile con l’avvocato Valentina Arcidiacono. Interpellato per un commento, l’avvocato Quinto Ioncoli, che difende entrambi gli indagati, ha dichiarato: «Dimostreremo l’estraneità dei nostri assistiti in dibattimento».
A Galluzzo e Casale la procura ha contestato un’ipotesi di distrazione dalle casse delle due imprese per un importo complessivo di 552.952 euro. Gli inquirenti ritengono che tali incassi, derivanti dalle rette pagate dagli studenti, siano stati utilizzati per scopi non rispondenti alle finalità delle due imprese e in alcuni casi per investimenti mobiliari da parte di Galluzzo, nonostante le due srl versassero in una grave crisi finanziaria. La procura ha osservato che le due società venivano gestite in modo unitario, come se fossero un’unica ditta individuale.
Nel mirino degli inquirenti sei conti correnti, uno intestato alla Cavalli Conti, due all’Istituto Luigi Einaudi, tre a Casale. La procura ha calcolato che su circa due milioni di euro, quasi 1,5 milioni di euro sono stati effettivamente impiegati per fini propri delle due imprese.
Nei confronti dell’amministratore unico della Cavalli Conti il pm ha formalizzato altri due capi d’accusa: un’ipotesi di bancarotta fraudolenta patrimoniale per aver in un primo momento dichiarato al curatore che una Jaguar X type era stata rottamata, salvo in seguito precisare dove era stata nascosta e consegnare il libretto di circolazione; un’ipotesi di bancarotta documentale per aver tenuto le scritture contabili in modo tale da impedire la ricostruzione patrimoniale. A Casale, nella sua veste di amministratore dell’istituto Einaudi, invece, sono state contestate sia l’irregolarità delle scritture contabili sia due ipotesi di distrazione dalle casse dell’impresa mediante bonifici al proprio conto corrente e prelievi. —
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