Coronavirus, alunna positiva in classe e il preside decide di sospendere le lezioni. La Regione contraria: non era necessario

UDINE. Il primo caso di positività di un alunno in Friuli Venezia Giulia si manifesta all’istituto Malignani di Cervignano del Friuli, il dirigente scolastico Oliviero Barbieri decide di bloccare tutte le lezioni e così apre un “caso” con il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda di riferimento.
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Perché il preside sostiene di aver agito di comune accordo con il Dipartimento, mentre dall’Azienda negano e spiegano di aver raccomandato soltanto l’isolamento di coloro entrati in contatto con la ragazza positiva fino all’effettuazione dei tamponi, prevista per lunedì 7 settembre.
La decisione di sospendere le lezioni viene comunicata ufficialmente da Barbieri nella mattinata di sabato 5. «Constata la presenza di un caso di Covid-19 fra gli studenti frequentanti i corsi di recupero – si legge nel comunicato ufficiale del dirigente scolastico –, in accordo con il Dipartimento di prevenzione Aas 2, si sospendono tutti i corsi di potenziamento e di recupero programmati nella sede dell’Itt di via Ramazzotti, 41 a Cervignano del Friuli, a partire dal 5 settembre e presumibilmente fino al 9 settembre.
I corsi di recupero continueranno nella modalità online sulla piattaforma Teams. Questo provvedimento viene preso per estrema precauzione e in attesa di verificare che non ci siano stati contagi all’interno della sede. Eventuali ulteriori provvedimenti saranno comunicati ai diretti interessati. In questo periodo di sospensione si provvederà a un’ulteriore disinfezione di tutto il plesso».
Il caso, da quello che si è appreso, nasce dalla positività riscontrata da parte di un genitore dell’allieva in questione e risultato contagiato ai test al momento del suo rientro da un Paese dei Balcani. La ragazza, una volta appresa la positività del genitore, ha interrotto immediatamente la frequenza scolastica dopo aver trascorso al Malignani, di fatto, appena poche ore e ancora prima dei risultati del tampone cui si era sottoposta come da disposizioni del Dipartimento.
Un esame, quest’ultimo, che ha dato esito positivo ed è a questo punto che dall’Azienda sanitaria è stato avviato il contact tracing che ha evidenziato come contatti stretti i compagni della classe più due insegnanti per i quali è stato programmato il tampone per domani e l’isolamento fiduciario fino all’eventuale esito negativo.
È proprio qui, però, che le versioni divergono tra il preside e il Dipartimento con la Regione che non ha nascosto una certa irritabilità per la scelta di sospendere tutte le lezioni.
«Non ho deciso di chiudere la scuola – racconta Barbieri –, ma soltanto di bloccare, in via prudenziale, i corsi di recupero in presenza. Una volta saputo della positività della nostra alunna abbiamo contattato il Dipartimento di prevenzione che ha deciso di effettuare i tamponi sui due gruppi con cui è entrata in contatto la ragazza.
A questo punto, visto che le lezioni non sono ricominciate, ma si tratta soltanto di corsi di recupero ho deciso, come forma di estrema precauzione, di sospendere le lezioni. Ma esclusivamente in quell’istituto visto che all’Einstein di Cervignano, all’Einaudi di Palmanova e al Malignani 2000 di San Giorgio di Nogaro si prosegue come previsto».
Il problema, tuttavia, è che Barbieri dice di aver agito di comunque accordo con il Dipartimento di prevenzione, mentre dalla Regione affermano l’esatto contrario.
«Il Dipartimento – hanno spiegato da Trieste – non ha dato indicazione di sospendere tutti i corsi di recupero della scuola, ma ha ritenuto di concentrare l’attenzione sui nove compagni di classe e due insegnanti, sottoponendoli a tampone. Il dirigente scolastico ha riferito di aver deciso sabato 5 settembre sulla sospensione di tutti i corsi di recupero in presenza per estrema precauzione».
Chiara anche la controreplica di Barbieri. «Non è vero, ci siamo trovati alle 20.30 (di venerdì) – sostiene – e abbiamo concordato le mosse da prendere. In ogni caso dobbiamo collaborare ed è comunque vero che, per prudenza, ci possono essere mie iniziative personali. Se dovesse accadere qualcosa di simile a scuole aperte? Sarà il Dipartimento di prevenzione a dettare i comportamenti da seguire».
Nel frattempo, la Regione ha comunicato l’intenzione di attivare un canale di informazione diretta tra tutti gli istituti scolastici e i Dipartimenti di prevenzione con l’obiettivo di perfezionare ulteriormente le linee guida e garantire la massima comunicazione tra il sistema scolastico e quello sanitario. —
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