Corona in carcere per l’incursione a Udine

Se Fabrizio Corona è tornato in carcere, è anche a causa della comparsata “mordi e fuggi” fatta a Udine l’antivigilia di Natale. Quel giorno l’ex re dei paparazzi era atteso in un locale di via Poscolle per un pranzo di beneficenza. Corona non si presentò al Biffi nonostante il ristorante fosse pieno di gente, ma cercò comunque di contrattare un compenso in cambio di un video girato in auto da postare su Instagram.
Perché Corona, quel 23 dicembre, a Udine ci arrivò a bordo della sua una Velar Range Rover, e dopo due passaggi compiuti in via Poscolle, cercò un accordo con il titolare del Biffi nella vicina via Marco Volpe. L’ex fotografo sapeva che non avendo in mano l’autorizzazione da parte del magistrato di sorveglianza, non avrebbe potuto essere a Udine. Una circostanza che spinse lo stesso Diego Giordano, una volta venutone a conoscenza, a presentare una segnalazione alla Procura. Non è un caso se il vip, in quell’occasione, non si era voluto far fotografare nell’attimo in cui scese dall’auto, preferendo coprirsi con il cappuccio della felpa. Un episodio che aveva molto rammaricato il titolare del locale, costretto a scusarsi con i suoi commensali e con le tante persone arrivate per vedere il discusso personaggio. A voler fare chiarezza sull’episodio fu anche Francesco Paolo L’Erede, investigatore privato di servizio al ristorante Biffi, che informò la Procura e la Questura, insieme ai carabinieri, della presenza in città di Corona.
Udine sarebbe solo una delle tante località in cui Corona si è presentato, per varie comparsate, senza il via libera del Tribunale, ed è per questo che il magistrato di sorveglianza Simone Luerti, ha deciso di rispedirlo in carcere, sospendendo l’affidamento terapeutico che gli era stato assegnato per curarsi dalla dipendenza psicologica dalla cocaina.
A quanto pare Corona aveva presentato una richiesta per raggiungere Udine senza però mai ricevere l’ok dagli organi competenti. Eppure una volta arrivato nel capoluogo friulano si era recato in una caserma dei carabinieri per farsi apporre un visto sul foglio della richiesta.
Sono stati proprio i militari dell’Arma, effettuando una verifica con il Tribunale di sorveglianza di Milano, a scoprire la presenza senza autorizzazione del vip in città. E così i carabinieri hanno effettuato altri controlli, ascoltando, nelle settimane successive, diverse persone informate sui fatti, che hanno confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, che Corona, il 23 dicembre 2018, si trovava a Udine. Quel giorno l’ex re dei paparazzi sarebbe stato autorizzato solo per una apparizione nel vicentino e non in Friuli.
Una delle tante violazioni all’obbligo di permanenza in Lombardia, che sommata alle molte apparizioni televisive degli ultimi tempi (con sforamenti vari di orario), hanno spinto i magistrato a riportarlo in carcere. Uscito dalla cella nel febbraio 2018 dopo 5 anni e 5 mesi, Corona deve scontare una condanna a 9 anni. Era stata autorizzata, invece, la comparsata di qualche settimana fa in una discoteca di Reana del Rojale, l’Enjoy Disco Club. –
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