Come cambierà la nostra vita con le nuove regole per la fase 2: dai turni per entrare nei negozi al parrucchiere con mascherina

Dovremo abituarci a convivere con nuove regole. Sì al pranzo in ristorante ma a 1,80 metri di distanza dagli altri clienti e in spiaggia gli ombrelloni saranno dimezzati
Udine 14 Aprile 2020. Emergenza Coronavirus. Riapertura librerie. Libreria Moderna. © Foto Petrussi.
Udine 14 Aprile 2020. Emergenza Coronavirus. Riapertura librerie. Libreria Moderna. © Foto Petrussi.

UDINE. Per la normalità si dovrà aspettare. Quanto, difficile dirlo.  La fase due dell'emergenza coronavirus - che tutti sperano possa scattare presto - ci farà abituare alle distanze, a entrare nei negozi uno alla volta, a indossare guanti e mascherine, a misurarci la febbre prima di entrare al lavoro. Il Fvg si dice pronto a partire, altrimenti, tante (troppe) aziende rischiano di non alzare più le serrande.

Ecco dunque come si "vivrà" in questa seconda fase della pandemia.

  • In azienda si entra dopo aver misurato la febbre

Il ritorno in azienda sarà graduale e dovranno essere rispettate delle regole ben precise: gli accessi saranno ridotti per favorire l’alternanza su più turni di lavoro e diminuire così il numero di dipendenti presenti contemporaneamente all'interno delle ditte.

Gli orari di ingresso e di uscita dei dipendenti dovranno essere scaglionati per evitare condizioni di affollamento in spogliatoi e aree comuni come in mensa o nelle zone vicine ai distributori automatici. Sarà possibile introdurre il rilievo della temperatura corporea all’ingresso dell'azienda

  • Nei negozi uno alla volta

Ci si dovrà abituare alle file perchè nei negozi si potrà entrare solo una persona alla volta: l'ingresso sarà scaglionato a seconda dell’ampiezza dei locali per garantire la distanza di almeno un metro tra commercianti e clienti e tra le persone che si trovano all’interno. Tutti dovranno indossare le  mascherine o comunque una protezione di naso e bocca. All'ingresso di ogni attività saranno messi a disposizione dei clienti guanti monouso oppure idonee soluzioni idroalcoliche e igienizzanti per le mani.

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  • Al ristorante a 1,80 metri di distanza

I tavoli nei bar e nei ristoranti dovranno essere distanti almeno un metro e ottanta: er garantire che il passaggio dei camerieri — che certamente dovranno indossare guanti e mascherine — avvenga almeno a un metro dagli avventori.

  • Dal parrucchiere in sicurezza

Niente corsa per tagliarsi i capelli o per ravvivare il colore. No, servirà pazienza. Perchè le postazioni nei saloni di parrucchieri dovranno essere distanziate di oltre un metro e quindi, inevitabilmente, potranno accedervi meno clienti (che dovranno indossare la mascherina) contemporaneamente. I parrucchieri dovranno indossare i guanti e le mascherine chirurgiche.

Quando prenotano gli appuntamenti i clienti dovranno segnalare se hanno sintomi simili a quelli influenzali. All’ingresso i clienti troveranno gel igienizzanti e dovranno lavarsi le mani. Niente più letture in attesa della tinta: le riviste non saranno più a disposizione per evitare l’eventuale trasmissione del virus. Gli orari potranno essere prolungati dalle 8 alle 22.

  • In spiaggia meno ombrelloni e più passerelle

Ombrelloni dimezzati, obbligo delle mascherine, igienizzazione delle mani e passerelle a senso unico: anche in spiaggia bisognerà fare attenzione  a rispettare le distanze di sicurezza.  Sì alla vacanza, ma con la massima attenzione.

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Si punterà sulle prenotazioni online per evitare code davanti agli stabilimenti. L'ingresso ai bar sarà scaglionato, non è esclusa la misurazione della temperatura all'ingresso degli uffici con un contingentamento degli accessi. In Fvg pare non piaccia la proposta di realizzare dei box in plexligas a protezione degli ombrelloni.

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  • Sempre più smart working

Dall’ufficio al tavolo in salotto. L’emergenza ci ha fatto scoprire che molti lavori,  da quelli della pubblica amministrazione a quelli dei professionisti possono essere svolti a casa. Il Covid-19 ha fatto diventare normalità lo smart working.  La tecnologia, dunque, potrebbe farci lavorare anche in futuro da casa: certo serve un potenzimento della Rete, con la possibilità per tutti i dipendenti di poter accedere a Internet veloce.

  • A scuola a settembre

Si punta a far riparitre l'anno scolastico il 1 settembre 2020:  con la convocazione degli studenti con insufficienze per i recuperi. Successivamente l’avvio potrebbe avvenire con la didattica a distanza. Le università invece restano chiuse fino al 15 giugno e riprenderanno a fine settembre con la possibilità di proseguire online. Nel frattempo quest'anno scolastico si concluderà con le lezioni via tablet e computer.

  • Metà capienza sui treni

Autobus e aerei dovranno viaggiare a circa un terzo della capienza e i treni alla metà. Ci sarà un passeggero per sedile in modo da garantire il distanziamento di un metro e l’utilizzo della mascherina obbligatoria. In stazioni e aeroporti rimarrà l’uso di termoscanner e termometri anche in partenza.

Per autobus e metropolitane è allo studio un sistema che consenta di scaglionare gli ingressi sui mezzi: salita solo da alcune porte e discesa dalle altre e un meccanismo di contapersone simile a quello applicato per l’antiterrorismo.

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