Casa Serena: sistemazione temporanea Poi la vendita
Casa Serena non avrà lunga vita. Il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, lo ha ribadito in tutte le salse in questi due anni: «E’ una struttura vecchia, su una strada trafficata, senza giardino e senza parcheggi». Una ristrutturazione importante della casa «non ha senso». Meglio optare per un intervento de minimis che garantisca la sopravvivenza in attesa delle due nuove case. La seconda, secondo le attuali stime, dovrebbe essere pronta nel 2023, ma dal momento che il terreno è da individuare potrebbe volerci qualche tempo di più. Se i tempi fossero previsti, tra cinque anni Casa Serena sarebbe dismessa.
«Va detto che su Casa Serena abbiamo già interessi privati perché è vicina al Center casa, al supermercato, si trova in uno snodo strategico» ha aggiunto il sindaco. Ecco perché, oltre all’incarico per progettare le nuove case – «in fase di affidamento» ha detto Cristina Amirante –, ne sarà assegnato uno per delineare come valorizzare il patrimonio immobiliare del Comune. «Non abbiamo le competenze necessarie per farlo all’interno dell’ente» ha chiarito il sindaco. Quanto al milione e mezzo per l’efficientamento energetico, «Non c’entra nulla con gli standard per l’accreditamento: Casa Serena può fare i lavori quando vuole».
Il piano «è già coperto finanziariamente perché con la vittoria della gara di Tpl Fvg scarl, le quote di Atap sono vendibili. La Regione, raccogliendo un nostro suggerimento, sta creando una newco con Friulia per acquistarle. Qualora non fosse interessata le metteremo sul mercato e destineremo una parte di quelle risorse, 7 milioni di euro, per realizzare la seconda casa di riposo. Contiamo comunque che la Regione voglia essere della partita visto che negli ultimi 15 anni non ha dato un euro a Pordenone per le case di riposo. Il terreno lo definiremo in modo condiviso». (m.mi.)
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