Cambiano le regole sulle sagre sicure, il Viminale “scarica” la responsabilità sui sindaci

UDINE. L’autorizzazione delle sagre e le misure di sicurezza necessarie per garantire l’incolumità degli operatori e degli spettatori ricadranno sui sindaci.
Il ministero dell’Interno con un provvedimento ha infatti modificato la circolare Gabrielli. L’obiettivo è stato quello di venire incontro al grido d’allarme delle associazioni locali e delle Pro Loco soffocate dalla burocrazia e minacciate dall’aggravio di costi. Il Viminale ha così ritenute di «superare – come si legge nella circolare – alcune rigidità rilevate nell’applicazione pratica, ridefinendo alcuni passaggi procedurali nell’ottica di un approccio più flessibile alla gestione del rischio». E per flessibilità si intende una divisione netta tra eventi di “pubblico spettacolo” e di “trattenimento pubblico”. Se la direttiva Gabrielli aveva imposto, infatti, norme ferree e uguali per tutti, trattando a pari livello le feste di borgo, le processioni religiose e i mega concerti, ora il nuovo provvedimento compie dei distinguo.
Per gli eventi di “pubblico spettacolo” e quindi di grande richiamo capaci di concentrare in un unico luogo migliaia di persone, il Comune acquisirà il parere della Commissione comunale o provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Nell’altra ipotesi, il “trattenimento pubblico”, e quindi le sagre di paese dove l’aspetto enogastronomico è prevalente, l’amministrazione potrà rilasciare direttamente il provvedimento autorizzativo, «indicando nello stesso le misure di sicurezza da adottarsi». Il sindaco, però, qualora rilevi che l’evento sia «di tale complessità e delicatezza da richiedere un’analisi integrata e coordinata», potrà sempre ricorrere alla Prefettura.
L’intervento del ministero ha finito, però, per spaccare l’asse dei sindaci. Perplessa l’Anci Nazionale. «Apprezziamo – riporta la nota dell’associazione dei Comuni – il tentativo di semplificare alcune rigidità. Ma le decisioni scomode toccheranno ora ai sindaci. Non si risolve nemmeno il problema dei costi». Il presidente regionale Mario Pezzetta si dichiara, invece, soddisfatto. «Si va verso una semplificazione – dichiara – a favore delle numerose sagre a rischio». Secondo il sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair «ci sarà un aggravio dei compiti nei Comuni, ma il mio auspicio – commenta – è che nessun sindaco si tiri indietro di fronte alle responsabilità».
Apprezzamenti arrivano dal mondo delle Pro Loco. «Il ministero ha fatto bene – esclama il presidente Valter Pezzarini – a prendere in mano questa tematica e a stabilire dei criteri per orientarsi tra le direttive fin qua vigenti. Auspichiamo che si colga questa occasione per iniziare un processo di unificazione delle varie direttive, alcune delle quali risalgono addirittura al 1931, per arrivare a un testo unico di univoca interpretazione». —
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