Buco da 170 mila euro alla casa di riposo Pilosio Interviene il Comune

Alessandra Ceschia

/ tricesimo

È stato un anno difficile per la casa di riposo Nobili de’ Pilosio che, nel corso del 2020, ha registrato 170 mila euro di minori introiti determinati dalle conseguenze dell’emergenza Covid. Risorse che è stato il Comune a dover recuperare attraverso l’applicazione dell’avanzo vincolato con una variazione di bilancio votata dal consiglio. A illustrare la situazione è stato il vicesindaco con delega ai Servizi sanitari e sociali Renato Barbalace che, in qualità di referente della case di riposo comunali all’interno del comitato direttivo Anci Federsanità Fvg, si è rivolto ai vertici nazionali per chiedere criteri specifici in fase di assegnazione delle risorse ai Comuni dotati di case di riposo e di addivenire a una compensazione economica necessaria per ristorare le perdite provocate dal Covid-19.

«A causa dell’emergenza pandemica – spiega Barbalace – il numero degli ospiti è sceso a 69. Fortunatamente, ci sono stati nuovi ingressi: al 30 settembre i posti letto occupati erano 75; oggi, con 82 ospiti, abbiamo raggiunto la piena capienza della struttura, alimentando nuovamente la lista di attesa. Il 70 per cento degli utenti ha già ricevuto la terza dose che, entro la fine dell’anno, sarà estesa a tutti gli anziani».

Nel periodo compreso fra novembre 2020 e settembre 2021 la casa di riposo ha dovuto fronteggiare un focolaio Covid e la ripresa dell’emergenza: 17 i decessi registrati. L’amministrazione comunale, con i fondi messi a disposizione dal governo, ha dato in dotazione alla struttura un ecografo, un macchinario per l’esame completo di sangue e urine e un elettrocardiografo.

I lavori di ristrutturazione dell’immobile hanno imposto il trasloco al Green hotel di Magnano in Riviera. Dal primo ottobre inoltre, annuncia Barbalace, è stato ripristinato il servizio di infermiere notturno. «Si tratta dell’unica struttura in regione che attua questo servizio» precisa l’assessore.

Ripristinata la messa celebrata da don Gino, sono stati anche inseriti due lavoratori di pubblica utilità che si dedicano alle attività di animazione e sono coinvolti nella gestione operativa degli incontri con i familiari e l’informatizzazione del Piano assistenziale individualizzato.

A partire dal prossimo anno entreranno in vigore la nuova Carta dei servizi e il regolamento per il Comitato parenti. Al momento, spiega Barbalace, sono state adottate tutte le precauzioni necessarie per impedire nuovi contagi con visite contingentate nella struttura su appuntamento da parte dei parenti. Un paio di settimane fa è stato individuato un caso di positività fra gli operatori: le misure di sicurezza hanno permesso di impedire la diffusione del contagio, assicura Barbalace.

«Le visite sono organizzate ogni mezz’ora dalle 9 del mattino alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 – aggiunge –. Riusciamo a fare il giro ogni 7/8 giorni per ciascun ospite. Lo scorso mese sono state effettuate 189 visite. Ma i rapporti vengono mantenuti anche attraverso le videochiamate». —

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