Borgo Stazione, i residenti hanno paura: "In strada troppe risse"

Parlano gli abitanti del quartiere: «Li vedo dalla finestra: sono violenti». «Non porto il cane giù dopo le 21.30» «Servono maggiori controlli la notte». Ma c’è anche chi sdrammatizza
Udine 21 Febbraio 2015 testine via roma Copyright Petrussi Foto Press -Turco
Udine 21 Febbraio 2015 testine via roma Copyright Petrussi Foto Press -Turco

UDINE. I problemi cominciano con il calare della sera, quando il gran via vai del giorno lascia il posto alle strade buie e deserte. E quando anche portare fuori il cane, dopo una certa ora, diventa motivo di angoscia. Così oggi, in molti, vivono borgo stazione. Le risse e le violenze degli ultimi giorni alimentano la paura dei residenti e l’allerta dei negozianti, quando devono abbassare la serranda e mettere al sicuro l’incasso della giornata.

E se i controlli già ci sono, allora andrebbero potenziati, chiedono in molti, soprattutto in orari notturni. Senza contare gli schiamazzi, gli ubriachi, i giardini e i muri utilizzati come bagni a cielo aperto. Lo sa bene Silvana Marcalli, pensionata, venuta ad abitare in viale Leopardi trent’anni fa, quando di certo «le cose non erano così – racconta –. Questo quartiere ha cambiato volto, gli stranieri sono aumentati a dismisura, ogni giorno assisto a risse tra immigrati dalla finestra del mio appartamento. Sono violenti e qui nessuno vive più tranquillo come un tempo. Se il mio campanello suona, non apro mai, non mi fido. Ci vorrebbero delle telecamere e un po’ di polizia in più».

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«Io mi premunirò di una mazza da baseball – scherza, ma neanche tanto, Michele Massarotto residente in via Roma – con tutte queste spranghe c’è da stare attenti». Il riferimento, è alla rissa di qualche giorno fa in viale Leopardi e agli immigrati coinvolti. «Rispetto tutti, ma devono integrarsi, non possono fare come fossero a casa loro. E le forze dell’ordine dovrebbero aumentare i giri di sera, anziché di giorno».

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Udine 16 febbraio 2015 rissa zona stazione feriti ed arresti cc polizia vigili e 118 Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo

C’è chi è convinto che il peggio debba ancora venire, e che i veri problemi inizieranno con la primavera, quando le temperature miti favoriscono la presenza di stranieri di notte: «Non scendo più a portare il cane dopo le 21.30 – confida una signora, Franca, che non vuole rivelare il cognome per timore di ripercussioni – a quell’ora ci sono già le prostitute» e indica il parcheggio davanti ai giardinetti pubblici di via Carducci. La cosa che mi dà più fastidio è vedere che la polizia ma non fa nulla. Per non parlare, poi, del fatto che sui gradini della Dante bivaccano personaggi poco raccomandabili».

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Gettano acqua sul fuoco i commercianti di via Roma, perché dalla sicurezza della zona dipende anche la loro attività, ma si percepisce una certa insofferenza. Alcuni, come Carolina del Jolly Pizza e Manuela Gastaldo, non si sentono in pericolo. «Siamo abbastanza tranquilli, anche se ogni tanto entra qualche faccia strana che tenta di portarsi via qualcosa senza pagare - spiega Barbara Martina, commessa dello Stock Scarpe - insomma stiamo in guardia». Fabiola Porceddu ha aperto da due settimane il suo negozio, la Fabbrica dei Desideri: «Temo gli stranieri quanto gli italiani, senza distinzione. Ma questa è una via bellissima e visti i controlli sono tranquilla, anche perché lavoro in orario diurno».

«Chi frequenta il mio bar si sente al sicuro - afferma Giuseppe Coppola, titolare del Caffè Corin da oltre vent’anni -. Il dramma sono i bar vicini, gestiti da cinesi che vendono alcolici a prezzi bassissimi, ed è inevitabile attirare un certo tipo di gente. Dopo le 20, la strada comincia a popolarsi di gruppetti di extracomunitari che bevono, e le risse sono facili».

Lodovica Bulian

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