Bancomat fatto esplodere Fuga e 3 arresti nella notte

PORDENONE. Alla fine ce l’hanno fatta, i banditi che hanno fatto saltare in aria il bancomat alla Friuladria di Cadoneghe, nel Padovano. Se erano gli stessi che da alcuni mesi provavano il colpo, questa volta ci sono riusciti. Ma non immaginavano che, alla fine della notta, i carabinieri di Pordenone avrebbero rovinato i loro piani.
L’assalto al bancomat si è verificato poco dopo le 3 di notte alla filiale della Banca Friuladria che si affaccia su piazza Insurrezione, di fronte al municipio di Cadoneghe. La banda, per abbattere la vetrina, ha utilizzato un camion munito di un braccio meccanico che viene usato per sollevare pesi e carichi. Alzato il braccio, i malviventi hanno ingranato la retromarcia e la pesante vetrina con un colpo secco è caduta a terra. Poi hanno innescato la polvere da sparo e il botto ha svegliato il quartiere. Loro, intanto, sono riusciti a fuggire con un bottino di circa diecimila euro.
Da quasi quattro mesi qualcuno tentava di forzare il bancomat di quella banca, senza riuscirci. La prima volta era accaduto a novembre, con l’unico risultato di una porta forzata. Forse i malviventi furono disturbati oppure provarono a vedere in quanto tempo scattava l’allarme e arrivava la pattuglia dei carabinieri. Si sono messi d’impegno a gennaio, cercando per ben due volte nella medesima notte di far saltare in aria lo sportello e per altrettante volte furono messi in fuga dall’arrivo dei carabinieri. Si vede che alla fine hanno deciso di utilizzare le maniere forti, per cui, intorno alle 3 della notte fra domenica e ieri, sono arrivati a bordo di una velocissima Maserati e di un camion con il braccio meccanico rubato poco prima in una ditta di Stra, nel Veneziano.
Con il colpo in retromarcia hanno buttato giù il vetro, così da essere liberi di introdurre nella cassa del bancomat la cosiddetta “marmotta”, che in gergo sta a indicare l’involucro contenente la polvere pirica, che poi viene data alle fiamme per far saltare in aria il contenitore del denaro. Il botto ha svegliato i residenti, ma i ladri nel frattempo erano riusciti a prendere banconote per un valore di circa diecimila euro, abbandonando sul posto il camion e fuggendo veloci a bordo della Maserati.
I malviventi, non contenti, avrebbero anche messo a segno altri colpi del genere un po’ in tutto il Veneto. A un altro sportello della Friuladria, a Tombolo, qualcuno nella medesima notte ha infatti oscurato le telecamere di sicurezza, ma senza prendere nulla. A Bastia di Rovolon, invece, ieri mattina il direttore della Banca dei Colli Euganei ha denunciato la forzatura della porta.
Come dicevamo in apertura, però, stavolta l’epilogo è stato inatteso. La banda, composta da almeno quattro persone, alla fine della nottata d’azione è incappata dei caabinieri del reparto operativo della compagnia di Pordenone, che hanno arrestato tre dei componenti, che potrebbero essere appunto alcuni dei membri dell’organizzazione dedita gli assalti dei bancomat. Si tratterebbe di italiani residenti in Veneto. Le indagini, però, sono in corso e il riserbo per ora è fitto. Solo nelle prossime ore, forse, sarà possibile saperne di più.
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