Bagni sporchi alla Pmp sì allo stato di agitazione

coseano. È stato proclamato ieri dalle segreterie di Fim Cisl e Fiom Cgil lo stato di agitazione alla Pmp Promec di Coseano, azienda metalmeccanica che, compresi i lavoratori interinali, occupa poco meno di 400 persone. La goccia che ha fatto traboccare il vaso – sostengono le organizzazioni sindacali – è stata la risposta data dalla proprietà alla segnalazione avanzata ancora lo scorso autunno dagli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) circa le scarse condizioni igieniche dei bagni in azienda.

«Ebbene, anziché rispondere nel merito a questa segnalazione e ad alcune altre, compresa la scarsa dotazione di dispositivi di protezione individuale dei lavoratori, l’azienda ha pensato bene di spedire al sindacato Fiom una risposta in cui dichiara che è tutto a posto e ci addebita una fattura di 1.500 euro relativa alle consulenze sostenute a seguito della segnalazione.

E’ davvero troppo» tuona il segretario provinciale di Fiom Cgil, David Bassi, che insieme al collega di Fim, Giuseppe Sedola, con l’avvallo dei lavoratori riuniti in assemblea, ieri ha dunque proclamato lo stato di agitazione. Il clima resta dunque teso: «Se solo ci si azzarda a contestare qualcosa in Pmp, questo è il trattamento che si riceve in cambio dall'azienda, un comportamento – rilancia Bassi – evidentemente antisindacale, alla luce del quale daremo corso a tutte le azioni possibili affinché l’azienda rientri nei termini contrattuali e di legge. Abbiamo posto un problema che riguarda la salute, la sicurezza e l’igiene dei lavoratori all’interno del sito produttivo – conclude il sindacalista –, ora esigiamo risposte concrete». —

M.D.C.

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