Al super manager della sanità Fvg stipendio annuo fino a 185 mila euro
UDINE. La presa in carico della nuova Azienda zero – ufficialmente Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) –, assieme alla ridefinizione del sistema del numero unico dell’emergenza 112, vale per Nicola Zavattaro uno stipendio maggiorato di più o meno 20 mila euro se confrontato con quello attribuito ai commissari degli altri enti, del Cro di Aviano e del Burlo Garofolo di Trieste.
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Il contratto di Zavattaro è pari, infatti, a 154 mila 937,07 euro – più un eventuale premio fino al 20%, applicato anche agli altri commissari, sulla base della valutazione dei risultati di gestione ottenuti e della realizzazione degli obiettivi, fissati dalla Regione con gli atti di programmazione – e, come noto, avrà durata annuale.
Rispetto ai compensi dei “colleghi” che dovranno traghettare la sanità del Fvg fino al 2020 quando sarà definita la programmazione sanitaria nel suo complesso, dunque, otterrà circa 20 mila euro in più dei commissari dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, di quella di Trieste e di quella di Pordenone.
Sono 24 mila, invece, gli euro annui di differenza se paragonati agli stipendi dei commissari del Cro di Aviano e del Burlo Garofolo, visto come questi ultimi vengano ritenuti enti di fascia B all’interno dei parametri di riferimento degli enti del Sistema regionale.
Tenendo in considerazione, inoltre, che la nuova Azienda udinese dal 1º gennaio ha inglobato la “vecchia” numero 3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli” e che quella che fa riferimento a Trieste si è presa carico pure dell’ex numero 2 “Bassa friulana-Isontina” – anche se la parte della provincia di Udine è stata spostata sotto l’ala del Santa Maria della Misericordia –, il conto complessivo per quanto riguarda i manager apicali della nostra sanità per il 2019 è quindi pari a 820 mila 779,12 euro.
«Un dato – spiega l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi – inferiore di 250 mila euro rispetto a quanto spendevamo fino allo scorso anno. Perché se è vero che abbiamo equiparato lo stipendio di Zavattaro ai compensi del Veneto e della Lombardia, è altrettanto vero che la riduzione da cinque a tre delle Aziende sanitarie comporta il taglio di due commissari e, in prospettiva, di altrettanti direttori generali».
Fino al 31 dicembre, infatti, il conto era di 1 milione 70 mila e 227,80 euro, frutto dei cinque direttori delle Aziende più l’Egas (tutti con un compenso di 134 mila 795,25 euro più premi fino a un massimo del 10% dello stipendio) e dei due responsabili di Cro di Aviano e Burlo Garofolo (entrambi con un’indennità pari a 130 mila 728,15 più eventuali premi).
Cifre che rimangono identiche per tutti – ma i premi sono saliti dal 10% al 20% – ad eccezione, come detto, di colui che avrà in mano l’eredità dell’Egas con la nuova Arcs considerato, si legge nella delibera di giunta di fine dicembre, che «il significativo ruolo di coordinamento degli enti» comporta «responsabilità di elevato profilo ai fini della prima fase del percorso di riordino dell’assetto del Servizio sanitario» avviato dalla legge Riccardi. —
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