I laghetti di Taiedo-Cesena, un’oasi per la pesca sportiva: natura, tutela e gare nazionali

Nei laghetti sono ospitate alcune prove dei campionati nazionali di carpfishing. L’indotto è considerevole: partecipano centinaia di appassionati da tutta Italia

Ilaria Purassanta
Thomas Filippetto con una carpa regina
Thomas Filippetto con una carpa regina

C’è un’oasi a Taiedo-Cesena di Azzano Decimo con undici laghetti che richiama pescatori sportivi da tutta Italia, in particolare da Toscana, Emilia, Veneto, ma anche dall’Austria. L’accesso è consentito esclusivamente ai tesserati Fipsas, Federazione italiana pesca sportiva, attività subacquee e nuoto pinnato. E anche fra i soci si pratica una selezione accurata, per essere sicuri che rispettino l’ambiente e la fauna.

I membri del sodalizio vigilano con grande attenzione, sia per mantenere incontaminata la bellezza dei luoghi, che per preservare le specie ittiche. Thomas Filipetto, presidente del gruppo garisti azzanesi dilettanti e Luigi Filipetto, presidente provinciale della Fipsas di Pordenone, effettuano controlli costanti con gli altri volontari. L’uccisione dei pesci è vietata. «Qui si praticano le discipline no kill» evidenziano padre e figlio.

È capitato di sorprendere, nella notte, bracconieri ai laghetti di Taiedo-Cesena: pescavano di frodo i pesci senza autorizzazione e poi li portavano via per mangiarli. Ma anche il ferimento degli animali è passibile di denuncia.

Thomas aggiunge che ci sono persone che tagliano le pinne ai pesci per poterli riconoscere quando li ripescano nuovamente. Simili pratiche non sono tollerate dalla Fipsas e comportano l’espulsione immediata dal sodalizio.

Grazie alle semine i laghi sono popolati da tante varietà di carpe dai colori lucenti: dalla carpa regina alla amur. In alcuni specchi d’acqua ci sono esemplari che raggiungono dimensioni ragguardevoli.

Ne sa qualcosa Thomas, che è riuscito a pescare, e poi a liberare nuovamente in acqua, esemplari mastodontici di carpe, fino a 27 chilogrammi di peso.

Nelle acque lacustri si possono trovare anche il persico trota e il luccio. Oltre ad essere un habitat ideale per i pesci, i laghetti sono meta anche dell’avifauna, dai cigni ai germani reali.

«Grazie ai volontari riusciamo a garantire la manutenzione e la pulizia dei luoghi» racconta Luigi. In particolare la pulizia dei fossati richiede molta attenzione: se non riescono a scaricare, anche le acque dei laghetti rischiano di tracimare, con grave nocumento per la fauna ittica. Il sodalizio ha presentato inoltre al Comune una domanda per realizzare un prefabbricato con bagni e docce.

La Fipsas organizza corsi di avvicinamento alla pesca per gli alunni delle scuole ai laghetti durante l’estate. Per i piccoli è un’esperienza fantastica: immersi nella natura, imparano i primi rudimenti, con la canna e le esche artificiali. «A giugno e luglio, con il Grest di Fiume Veneto, abbiamo avuto ai laghetti 240 bambini» ricordano Thomas e Luigi. Hanno partecipato alle lezioni anche tre classi da San Vito al Tagliamento.

Ma quali sono i requisiti di partenza per diventare bravi pescatori? «La passione per la natura, l’amore per l’ambiente e il rispetto per i pesci» sottolinea Thomas.

In provincia di Pordenone ci sono circa 1.200 soci Fipsas. Nella federazione però sono comprese anche le altre attività subacquee e il nuoto pinnato. Il Friuli occidentale ospita alcune prove dei campionati italiani, con centinaia di partecipanti: una manna per l’indotto. «Riempiono gli alberghi del circondario» osserva il presidente provinciale della Fipsas.

Diverse competizioni si tengono proprio ai laghetti di Taiedo-Cesena. Dal 5 al 7 settembre è in calendario il campionato nazionale femminile di carpfishing (o pesca delle carpe). Farà tappa qui anche il campionato under 25. Dal 22 al 24 agosto ci sarà il campionato a coppie miste, con 35 coppie, mentre dal 24 al 26 ottobre è attesa la selettiva di zona maschile.

Nei torrenti in Valcellina e Val Cimoliana invece ci sono i migliori campi di gara in Italia per la pesca alla trota. Oltre ai laghetti di Tajedo-Cesena, i soci Fipsas hanno accesso anche al lago di Savorgnano e a quattro specchi d’acqua in provincia di Gorizia. 

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