Aiuti europei, cibo buono tra i rifiuti: la polizia municipale apre un’indagine

Il comandante Stefano Rossi sta verificando a chi fossero destinati i lotti abbandonati davanti ai cassonetti in via Mestre a Pordenone

La polizia locale, coordinata dal comandante Stefano Rossi, sta indagando sul caso di aiuti alimentari europei rinvenuti fra i rifiuti vicino ai cassonetti per la raccolta differenziata in via Mestre sabato 29 dicembre. A segnalarlo al Messaggero Veneto, una volontaria dell’associazione San Vicenzo De Paoli di Pordenone, Augusta Brusadin. Ignoti hanno gettato nella spazzatura uno scatolone che conteneva confezioni integre di riso tondo per minestre (10 chilogrammi, con scadenza nel 2020), chili di farina di grano tenero “OO”, fagioli in scatola, confezioni di biscotti, di polpa di pomodoro e di tonno.

Scatoloni di aiuti alimentari europei tra i rifiuti


Tutte contrassegnate dal marchio “Aiuti Ue - Fead - prodotto non commerciabile”. Si tratta degli aiuti umanitari finanziati dal Fund for european aid to the most deprived (Fead), l’organizzazione europea che si occupa degli aiuti agli indigenti. Ciascun paese dell’Unione europea bandisce poi a livello nazionale le gare per la produzione dei beni di prima necessità.

Sullo scatolone del riso, c’era il timbro della ditta aggiudicataria, quella cioè che lo ha prodotto, la Alimco spa di Bolzano. Abbiamo contattato la società. Judith Cazzanelli, uno dei manager della Alimco spa, che si occupa del programma di aiuti alimentari, ha precisato che è l’Agea a gestire la ripartizione degli aiuti alimentari fra i vari enti caritativi in Italia. La manager ha espresso sbigottimento per il ritrovamento fra i rifiuti di prodotti «con scadenza nel 2020»,«veramente incredibile» e ci ha invitato a contattare direttamente l’Agea di Roma. Il comandante Stefano Rossi ha scoperto che a Pordenone gli aiuti sono consegnati dall’Agea a tre sodalizi: Banco alimentare, Caritas, Cri, che poi a loro volta li distribuiscono ai bisognosi. I vigili stanno verificando a chi siano arrivati i lotti gettati fra i rifiuti. La polizia locale ipotizza che gli aiuti alimentari siano arrivati ai beneficiari, i quali per una qualche ragione se ne sarebbero disfatti.

«È accaduto in casi sporadici – ha spiegato Rossi – che alcune famiglie indigenti si siano sbarazzate di prodotti, a loro non graditi. Si tratta di casi veramente rari a fronte invece di tantissime famiglie che ricevono gli alimenti e di un’opera meritoria dei volontari. L’ultimo caso segnalato dai volontari risale a diversi mesi fa a Roveredo in Piano. Una famiglia ha gettato fra i rifiuti il cibo donato dalle associazioni benefiche, ma i volontari se ne sono accorti subito». Gli accertamenti proseguono, per appurare se anche in questo caso i beneficiari abbiano rifiutato gli aiuti o vi siano altre spiegazioni. —


 

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