A Pordenone il settore del Mobile vola: Licar assume ventidue lavoratori

San Quirino, è un numero “importante” in tempi di crisi. L’azienda produce antine per mobili per il mercato estero

SAN QUIRINO. Ventidue assunzioni a tempo indeterminato in un colpo, un numero che fa epoca e che potrebbe raddoppiare entro la fine dell’anno.

Succede in Licar interational, azienda della zona industriale di San Quirino specializzata nella produzione di antine per mobili per il mercato estero.

Le nuove assunzioni scatteranno dal 1º luglio e rappresentano un dato eccezionale per la provincia in un momento in cui, dopo la crisi, il settore del mobile sta dando i primi segni di ripresa. Le prime a registrare ricadute positive sono le aziende che esportano oltre confine.

È il caso di Licar international, società acquisita nel 2014 dal gruppo Ilcam che ha sede a Cormons (Gorizia) e stabilimenti in Italia, Romania e Slovenia, di cui la società è la seconda partecipata per dimensione e fatturato. Ilcam è leader nella produzione di antine in Europa e con mercati in Asia e, da quest’anno, anche negli Usa.

Le assunzioni. Nell’azienda di San Quirino sono impiegati 200 lavoratori di cui 123 già a tempo indeterminato. Le 22 nuove assunzioni riguarderanno lavoratori assunti nell’arco dell’ultimo anno con contratti di somministrazione lavoro.

Sono tutti giovani – 33 anni l’età media – e residenti nell’area del Pordenonese. Saranno prevalentemente impiegati nel settore produttivo, tre di loro avranno compiti di controllo di qualità. Sul totale, diciassette sono lavoratori di nazionalità italiana, in cinque hanno meno di 25 anni e altrettante sono le donne.

La filosofia. «Da sempre – precisa Daniele Cattunar, direttore delle risorse umane del gruppo Ilcam – la nostra filosofia è quella di ricorrere alla somministrazione lavoro come fase propedeutica alla stabilizzazione del rapporto di fiducia con i nostri lavoratori.

Le assunzioni sono sempre state fatte a prescindere dagli incentivi e con l’obiettivo di dare ai nostri lavoratori un futuro stabile». Altro settore di investimento è la formazione, grazie a progetti con le agenzie di fornitura lavoro del territorio e con le scuole.

I futuri ingressi. L’obiettivo è di assumere un’altra ventina di persone a tempo indeterminato entro la fine dell’anno. «Nei prossimi mesi – annuncia Cattunar – apriremo un tavolo di confronto con i sindacati, con cui abbiamo un’ottima collaborazione, per aumentare l’organico: abbiamo difficoltà a reperire manodopera specializzata».

A oggi la collaborazione è stata prevalentemente con l’Ipsia di Brugnera, ma se ne apriranno di nuove anche con altri istituti tecnici del pordenonese. «Per comprendere cosa cercano i giovani – aggiunge Giorgio Nadalutti, direttore generale di Licar – somministreremo ai nostri dipendenti un questionario. Il settore legno in questi anni di crisi ha perso molti operai specializzati stranieri e non tutti gli italiani sono interessati a lavorare in produzione»

I numeri in crescita. «Nel 2014 la società contava cento lavoratori – prosegue Nadalutti –. L’ingresso nel gruppo Ilcam ha segnato una crescita esponenziale in produttività e in fatturato e ogni anno ci sono state assunzioni: dieci nel 2015, quindici l’anno scorso».

Alla Licar si producono 70 mila pezzi al giorno e il fatturato aziendale dai 24 milioni di euro del 2014 è passato ai 60 milioni con cui l’azienda prevede di chiudere il 2017, per un consolidato del Gruppo pari a 200 milioni di euro. Grazie a un investimento di 4 milioni di euro – che ha portato la capacità di stoccaggio a 60 mila metri quadri coperti – l’azienda di San Quirino diventerà il centro logistico e distributivo del Gruppo.

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