Via Stefano Gallini, Alan Marin nuovo preparatore atletico

PORDENONE. Via Rossitto, via Turci e ora pure Stefano Gallini. Il Pordenone rinuncia anche al suo preparatore atletico. Dopo l’allenatore e il preparatore dei portieri, “saluti” anche al “prof” e...

PORDENONE. Via Rossitto, via Turci e ora pure Stefano Gallini. Il Pordenone rinuncia anche al suo preparatore atletico. Dopo l’allenatore e il preparatore dei portieri, “saluti” anche al “prof” e – quindi – a tutto lo staff del secondo posto. Al suo posto, Alan Marin, prepatore atletico di Parlato nell’ultimo anno di Rovigo. Un altro uomo di Parlato. Insomma, Si doveva ripartire all’insegna della continuità, ma non è così. Adesso è totale carta bianca al nuovo allenatore. E come preparatore dei portieri? Sfumato Mason (Sacilese) e pure Busi, altro uomo di fiducia di Parlato, si parla di Max Sellan, che sarebbe promosso dal settore giovanile (allievi e giovanissimi) in prima squadra. Scelta con una logica: l’ex portiere ha allevato Truant (’94 ora tra i “ramarri” senior) e Facchin, un classe ’96 che si è spesso allenato con Turci. Per ora, la promozione è più di una voce, ma potrebbe diventare realtà. Non cambia il concetto: è rivoluzione. Qui e tra i giocatori.

E’ notizia di ieri, infatti, che il club è vicinissimo ad Antonio Stentardo, mediano classe ’84. Ieri un altro colloquio tra le parti. Il giocatore vuole il Pordenone, così come Parlato vuole il mediano, che lo conosce bene avendolo allenato a Rovigo. Potrebbero interessare anche Mattielig (’80 del Mantova), Bandiera (’86 del Real Vicenza) e Spetic (’82), in rotta col Porto Tolle, ma ormai si è in dirittura con l’altro pretoriano di Parlato. Così come si è alle battute finali per Paolo Zanardo (’82), attaccante del Porto Tolle. Stand-by invece per Florean (’81). E le conferme? Dopo quelle di Zubin (’78) e Nichele (’81), arriva quella di Casella (’90), mentre siamo ai saluti con Zlogar (’77), Scantamburlo (’79), Zamuner (’90), oltre che Lucchini (’81), Lavagnoli (’86), Lestani (’86) e – a quanto pare – pure Benedetti (’93) e Bortolin (’91). “Non sarà una rivoluzione” – si sentiva dire da via Stadio, dopo l’uscita dai play-off. Tutt’altro.(a.ber.)

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