Udinese, rinvio su Manaj: non indosserà subito il bianconero

Possono stare tranquilli Beto e Isaac Success, visto che per ora non avranno la scomoda concorrenza di Rey Manaj, l’attaccante albanese a cui Gino Pozzo sta seriamente pensando per il futuro dell’Udinese, ma non per il presente.
È proprio questa sensibile differenza di prospettiva che di fatto ha inciso e rinviato il possibile arrivo a Udine della punta che venerdì 24 febbraio ha compiuto 26 anni, proprio nel giorno in cui è scaduto il termine di tesseramento per i giocatori svincolati entro il 31 gennaio.
Occhio al giorno, perché anche in questo caso la questione temporale ha la sua valenza, visto che Manaj ha chiuso a sorpresa col Watford l’8 febbraio. Una rescissione dal contratto triennale sottoscritta con gli hornets di Londra appena la scorsa estate, e concordata sulla base di 572mila sterline l’anno, che è stata dettata dal grave infortunio muscolare alla coscia rimediato il 27 agosto contro il Queen’s Park Rangers.
Da allora Manaj ha giocato solo 6 partite, tornando in campo dopo l’infortunio per soli 19 minuti l’11 dicembre contro l’Hull City, uscendo di fatto dalle rotazioni in attacco del Watford che nel frattempo ha annoverato altri giocatori con cui puntare al ritorno in Premier, a cominciare dal bianconero brasiliano Matheus Martins che l’Udinese ha prelevato dal Fluminense, girandolo in prestito in Inghilterra.
Manaj ha quindi lasciato il Watford, ma al momento di andarsene è rimasto in parola sul possibile futuro all’Udinese con Gino Pozzo, il quale fiutò l’affare a luglio, inserendosi dopo il mancato riscatto dello Spezia, là dove il nazionale albanese ha contributo all’ultima salvezza dei liguri segnando cinque gol in 30 partite nella scorsa stagione.
Rescissione strategica quella dal Watford, perché così Pozzo potrebbe far arrivare Manaj a Udine in estate a parametro zero, senza pagare la rivendita spettante al Barcellona che nel luglio 2021 lo acquistò a sorpresa, fissando una clausola rescissoria “alla spagnola”, da 50 milioni.
Tutti argomenti che saranno ripresi a tempo debito, perché adesso l’attaccante è impegnato a recuperare dall’infortunio e i tempi di rientro non sono proprio dietro l’angolo.
È stato per questo motivo, per l’assenza di fretta dettata dall’impossibilità d’impiego immediato, che la rescissione è arrivata dopo il 31 gennaio. Manaj, infatti, sarà pronto in estate e lì sarà il momento di vedere cosa succederà, con Pozzo che tuttavia dovrà guardarsi anche da altri concorrenti, perché su Manay sembra che si sta muovendo anche il Bologna.
L’Italia quindi è nel destino di questo ragazzo che in Italia è arrivato con i genitori in tempi di difficoltà e che in Italia è cresciuto, dal Piacenza alla Cremonese di quel Gigi Simoni che per lui è stato un secondo padre, fino alla Sampdoria e all’Inter, con prestiti al Pescara e al Pisa, prima del Granada e dell’Albacete.
Il futuro quindi è tutto da scrivere, ma viste le sirene di mercato inglesi per Beto, che lo scorso mese è stato a un passo dall’Everton, per 25 milioni di euro, è possibile prefigurare uno scenario di cambiamento in attacco, là dove Manaj resta una delle prime scelte, se non la prima di Gino Pozzo, per il futuro in attacco, o meglio, per il dopo Beto.
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