Udinese-Lazio, l'entusiasmo non basta: due errori fatali e al Friuli finisce 1-2

Sette minuti di black-out a metà ripresa: doppietta Lazio. Eurogol di Nuytinck, poi l’assedio spinti dai 20 mila tifosi
Udine, 26 settembre 2018 Calcio Serie A 2018/2019 Udinese vs Lazio Nella foto il goal del secondo vantaggio della Lazio segnato da Joaquin Correa. © Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine, 26 settembre 2018 Calcio Serie A 2018/2019 Udinese vs Lazio Nella foto il goal del secondo vantaggio della Lazio segnato da Joaquin Correa. © Foto Petrussi / Ferraro Simone

Un’ora di Udinese con Fofana vicino al vantaggio, poi il black-out e l’uno-due della Lazio che costringe Velazquez ad alzare bandiera bianca allo stadio Friuli per la prima volta in questa stagione. Non basta il cuore gettato in campo nell’assalto finale, dopo la spettacolare rete di Nuytinck (agevolata da un tocco di testa di Badelj che cambia la traiettoria del pallone), assalto che si esaurisce con l’ennesimo destro di Fofana che Strakosha alza sopra la trasversa.

Una lezione da imparare in fretta per l’Udinese che ha pagato a caro prezzo un paio di sbavature difensive le prime con i due elementi meno convincenti della serata ai Rizzi: Darwin Machis che commette un fallo inutile su Durmisi (inserito da Simone Inzaghi proprio per fare giocare nella propria metà campo il venezuelano) e Antonin Barak, rientrato dopo un infortunio e incapace di difendere la parata di Scuffet dal tap in vincente di Acerbi sulla punizione di Luis Alberto. Quella del portiere di Remanzacco era stato praticamente il primo intervento della partita, anche se sarebbe sbagliato dire che la Lazio era rimasta a guardare l’Udinese tessere la propria tela.



Per due volte, proprio con lo spagnolo e con Parolo, di testa, aveva avuto nel primo tempo la possibilità di colpire, senza però inquadrare il bersaglio. Le statistiche non mentono: 3 tiri in 90 minuti e 2 gol per i biancocelesti, 10 in totale per i bianconeri, 6 nello specchio. Il black-out che permette a Inzaghino di fiondarsi a quota 12 in vista del derby di sabato è stato dunque fatale all’Udinese, considerando che il secondo gol di Correa è un concentrato di disattenzione, mentre Velazquez cercava già di togliere Machis per inserire Pussetto (e forse sarebbe stato il caso di toglierlo prima).

Lì Larsen è stata quantomeno ingenuo nel concedere all’argentino che ha sostituito Milinkovic-Savic il destro che ha infilzato Scuffet. Due gol tutti in una volta i bianconeri non li subivano dall’esordio di Parma, quando in svantaggio per 2-0 riuscirono a pareggiare in volata. Ci hanno riprovato, ma la Lazio è di tutto altro spessore caratteriale e l’esperienza non si compra al mercato. Resta negli occhi della gente friulana – quasi 20 mila spettatori sugli spalti – la reazione dell’Udinese che prima si è affidata a Nuytinck per accorciare le distanze e poi ha addirittura spostato Ekong in attacco, come centravanti aggiunto, per agguantare gli avversari.

Velazquez ha mescolato non poco le carte: prima un 4-1-4-1 con Mandragora al posto di Behrami (in panchina per tirare il fiato), poi un 4-4-1-1 con il rientrante Barak a sostegno di Lasagna, di nuovo titolare. Nel finale prima la mossa di Pussetto per Machis, poi Teodorczyk per Barak, quindi la torre brasiliana Vizeu per Lasagna, l’unico modo per avere tre colpitori di testa tutti in una volta lassù, con De Paul e Pussetto ai lati per crossare: un 3-2-5 che avrebbe fatto la gioia del cinematografico Oronzo Canà.

Il pallone del 2-2 tuttavia, è capitato sul piede di Fofana, l’ivoriano che è l’autentica bocca da fuoco dei bianconeri in questo inizio di stagione, quando a numero di conclusioni. Già in apertura di ripresa, dopo pochissimi secondi, Strakosha aveva disinnescato con un balzo verso l’incrocio alla sua sinistra il tocco in corsa del numero 6 che si era inserito in area dalle retrovie. Nel recupero un altro intervento per togliere il pallone da sotto la traversa e alzarlo in corner. Missione riuscita. La Lazio può far festa. L’Udinese deve meditare. In serie A non puoi prenderti cinque minuti di pausa se vuoi fare bottino. L’appunto è da mandare a memoria subito, immediatamente: domenica si gioca di nuovo, a Bologna. 

Argomenti:udinese calcio

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