Udinese in Europa! Vent'anni fa la prima qualificazione in Uefa

Il 1° giugno del 1997 la squadra di Zaccheroni battendo 3-0 la Roma all’Olimpico conquistava il diritto di partecipare a una competizione continentale. Otto vittorie nelle ultime undici giornate di campionato col tridente da sogno

UDINE. EUROPA! Il 2 giugno del 1997 il Messaggero Veneto titolava così in prima pagina. Per la prima volta nella centenaria storia l’Udinese timbrava il passaporto per la Coppa Uefa. Un evento straordinario arrivato in maniera meritata quanto inaspettata.

Oggi sono esattamente vent’anni da quella domenica del 1º giugno quando Calori e compagni sbancarono l’Olimpico di Roma: un 3-0 senza discussioni con il risultato messo in cassaforte già nei primi quarantacinque minuti e che valse il passaporto per l’Europa.

I RICORDI, I COMMENTI E L'ENTUSIASMO DI QUEI GIORNI - IL RACCONTO

Bierhoff ko. La stagione era cominciata in casa con l’Inter. Nella partita del centenario l’Udinese fu sconfitta e perse anche Stroppa che si fratturò tibia e perone.

Fu un girone d’andata tormentato quello dei bianconeri che faticavano a trovare continuità di rendimento. Come se non bastasse ci mise lo zampino anche la jella: Bierhoff in occasione della gara vinta con il Parma si procurò una lesione ai legamenti della caviglia.

Operazione e due mesi abbondanti fuori. L’Udinese chiuse il girone d’andata a quota 22 grazie al successo sulla Roma firmato nel recupero da Poggi.

Alla terza di ritorno ritorna Bierhoff che appena entra a metà ripresa decide la gara con il Cagliari. La sconfitta nel derby con il Vicenza sembra far girare la stagione verso la seconda parte della classifica.

Sette giorni dopo l’Udinese vince in casa con il Perugia e di fatto conquista la salvezza. Quello sarà l’inizio di una lunga cavalcata perchè da quel momento arriveranno sette vittorie, due pareggi (Reggiana e Milan) e una sola sconfitta (con la Sampdoria).

La svolta. I due successi sui campi di Juve e Parma, le prime della classe. In sette giorni l’Udinese riapre e chiude il campionato. Vince 3-0 a Torino e 2-0 in Emilia. Clamoroso quello che accade al Delle Alpi: Genaux si fa espellere dopo 3’, Zaccheroni decide di tenere in campo le due punte e gioca con il 3-4-2.

Amoroso-Bierhoff-Amoroso: sì, finisce 0-3. La domenica successiva ai dieci in campo a Torino aggiunge Paolo Poggi.

L’ultimo sforzo. L’Udinese non si ferma più. Piazza uno sprint lungo e irresisitibile. Pareggia con il Milan, batte Fiorentina e Verona, si ferma di brutto con la Samp (4-0) e con lo stesso punteggio supera in casa il Piacenza.

A 90’ dalla fine è quinta in classifica: con una vittoria sul campo della Roma la qualificazione è matematica. Calori e compagni iniziano contratti, poi una magia di Poggi (42’) spezza l’incantesimo. Prima del riposo Bierhoff chiude il conto. Nella ripresa arriva il tris targato Bia.

In tremila hanno seguito la squadra a Roma, davanti al mega schermo in piazza Primo Maggio ci sono 15 mila friulani impazziti. Quando la squadra rientrerà in serata dalla capitale sarà una festa infinita che durerà fino all’indomani. Perchè la prima volta è sempre la prima volta.

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