Udinese, il Friuli è un tabù da sfatare

I bianconeri da sei partite ai Rizzi concedono dei punti. L’ultimo successo risale al 18 settembre contro l’Inter. La sfida al Sassuolo per tornare alla vittoria

Stefano Martorano

Sei partite in casa senza raccogliere tre punti tutti in una volta sono davvero troppe per una squadra come l’Udinese che aspira a chiudere nella parte sinistra della classifica covando il desiderio – almeno lo fanno i tifosi bianconeri – di essere competitiva per un posto in Europa (seppure l’ultimo) fino alla fine del campionato.

Eppure è questa la spietata verità: il rettangolo dello stadio Friuli è diventato una sorta di tabù per la squadra di Andrea Sottil che oggi all’ora di pranzo dovrà evitare di concedere punti tra le mura di casa alla settima avversaria di fila.

Lo scenario

Da quel glorioso 18 settembre, quando l’Udinese vinse contro l’Inter grazie a una formidabile volata finale concretizzata con i gol di Bijol e Arsaln, in sei partite i bianconeri hanno raccolto quattro punti, frutto dei pareggi con Atalanta, Lecce, Empoli e Verona (in ordine cronologico), concedendo tutta la posta in palio invece a Torino e Bologna che, incredibilmente, sono le squadre che, rispettivamente, li sopravanzano di un punto e li appaiano in classifica all’ottavo posto.

Il calcio, è stato detto milioni di volte, non è fatto da “se”, ma è inevitabile far correre la mente alle conseguenze di due possibili vittorie negli scontri diretti allo stadio Friuli. Sì, con sei punti in più l’Udinese sarebbe davvero vicina alle prime sei che si spartiranno alla fine i passaporti per le competizioni internazionali del prossimo anno, al netto della vittoria della Coppa Itaia (che regala l’Europa League nel caso non arrivasse attraverso il campionato) e dei ricorsi della Juventus per il famoso -15 legato al processo sulle plusvalenze.

Proprio da casa Juve, tuttavia, è arrivato ieri un segnale per come deve essere interpretato un torneo comunque stravolto dai pronunciamenti della giustizia sportiva: «Il prossimo obiettivo è raggiungere quelle due che ci stanno davanti, Udinese e Bologna», ha raccontato il tecnico Allegri. Evidentemente da quelle parti si conta poco sugli “sconti”, il settimo posto è traguardo realistico. E, sotto questa luce, tanto più deve esserlo per l’Udinese.

Le scelte

Se il Bologna si ritrova di fronte il Monza per un autentico scontro diretto, Sottil deve fare i conti con l’avversaria più in forma tra quelle che stanno cercando di risalire. Lo dicono i risultati del Sassuolo con Atalanta e Milan. Si tratta, insomma, di uno snodo importante nella stagione bianconera.

Per questo la società ha ordinato il “ritiro lungo”, confidando per il resto sul recupero di un giocatore importante come Pereyra e in progressivo inserimento nei meccanismi di Thauvin, l’acquisto di gennaio arrivato per rimpiazzare Deulofeu, operato a un ginocchio. Ebbene il “Tucu” potrebbe anche fare il titolare a centrocampo però (altrimenti nell’undici ci sarà Samardzic), il francese invece partirà sicuramente dalla panchina.

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