Udinese, Cioffi dopo la sconfitta con la Lazio: «Un ko che lascia l’amaro in bocca»

Il tecnico è convinto che la squadra abbia poco da rimproverarsi: «Sull’1-1 non avevo la sensazione di poter prendere gol»

Stefano Martorano
Gabriele Cioffi impartisce le ultime indicazioni a Davis prima di mandarlo in campo
Gabriele Cioffi impartisce le ultime indicazioni a Davis prima di mandarlo in campo

UDINE. «È una sconfitta che ci lascia l’amaro in bocca, e col pareggio mi sarebbe rimasto uguale. Ora si guarda avanti e si riparte più forti di prima».

Tiene la testa alta Gabriele Cioffi davanti al microfono di Dazn, convinto che l’Udinese abbia ben poco da recriminarsi, compreso quel primo tempo che è sembrato un po’ regalato e decisamente diverso dai primi 45’ arrembanti che avevano messo sotto il Bologna nell'ultima del 2023.

ANALISI e SCELTE
Primo tempo che Cioffi ha invece approvato sul piano dell’interpretazione, come ha poi spiegato comodamente seduto in sala stampa.

«Non ho avuto la sensazione che siamo partiti male, anzi. Siamo partiti bene aggressivi, determinati e con le idee chiare.

Dopo tanto tempo che non si vinceva in casa ci saremmo potuti rilassare, e invece abbiamo fatto la settimana sul pezzo, anche se non è stata una settimana felicissima al di là dei due malati».

Malati di cui Cioffi dà notizia e successive spiegazioni, offrendo così una ratio alle iniziali scelte di formazione che avevano destato non poca curiosità, con Adam Masina proposto titolare e nel ruolo di quinto al posto di Kamara.

«Ebosele ha avuto la febbre – le parole dell’allenatore bianconero –, ha fatto due giorni di allenamento e così anche Kamara. La scelta è stata di schierare Masina, che si sta allenando da “animale” vero da mesi.

Gli ho rivisto la verve giusta e per come avevamo preparato la gara quello era il suo ruolo. Il cambio non è stato tattico perché mi sembrava sul pezzo, l’ho visto bene, ma l’ho cambiato perché probabilmente non aveva i novanta minuti ed era ammonito. Kamara, da parte sua, è entrato bene».

ERRORI e SCHIAFFO
Piuttosto, al tecnico fiorentino non è andato giù il primo gol concesso, una rete che ha decisamente messo la partita sul crinale meno agevole per l’Udinese.

A finire nel mirino è Thomas Kristensen, per la punizione concessa, da cui è poi arrivato il gol di Pellegrini. «Il primo gol della Lazio è un errore individuale di un ragazzo giovane.

Troppi in barriera? È un aspetto che valuteremo. Purtroppo, da quel gol abbiamo avuto un grosso calo emotivo e ci siamo spenti. Ci è mancato entusiasmo e verticalità, in cui siamo forse la prima squadra in Italia.

Abbiamo perso le nostre caratteristiche migliori cominciando a forzare le giocate per nervosismo». Il tutto, prima di rimetterla poi in piedi, fino al secondo gol di Vecino che ha tagliato le gambe.

«Nella ripresa pensavo a tutto fuorché a prendere gol, che è stato un bello schiaffo anche per me. Una rete in cui non ci sono colpevoli, siamo andati a duello e il tiro di Vecino è passato tra le gambe. Diciamo che ci sono state tante mezze cose a favore loro, è stato l’unico tiro in porta della Lazio nella ripresa. Peccato, avevamo la volontà di regalare un’altra vittoria, e adesso ripartiremo con ancora più rabbia».

FUTURIBILE
E magari con altre variazioni sul tema, come Cioffi ha ammesso dopo aver visto Davis all’opera. «Pereyra mezz’ala più due punte? Ne parlavo in settimana con i ragazzi, è una mia idea, anche se a oggi un centrocampo con Walace Payero e Lovric ce l’hanno in pochi, e lasciarne fuori qualcuno non mi sembra il caso. Ora dobbiamo badare alla concretezza». —
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