Udinese, c’è ancora uno spiraglio per Pereyra
Il “Tucu” si sta allenando da solo sul campo del Donatello e aspetta una chiamata dal club bianconero

UDINE. C’entra anche il possibile ritorno in bianconero del “Tucu” Roberto Pereyra nell’affare imbastito da Inter e Udinese per il trasferimento di Lazar Samardzic? Al quesito non c’è ancora una risposta, ma resta difficile limitare a una semplice coincidenza la lunga permanenza estiva dell’argentino a Udine, senza collegarla ai tempi per la cessione del serbo ai nerazzurri.
Un’attesa che l’ex capitano bianconero sta vivendo da gran professionista allenandosi ogni giorno, da un mese a questa parte, tra la palestra dell’MC Sport Performance di viale Palmanova e il campo del Donatello, là dove il “Tucu” ci sta dando dentro per farsi trovare pronto, in attesa della chiamata giusta.
Eccoci al punto, al nodo che può trasformare la coincidenza in prova, perché dopo essersi svincolato il 30 giugno, e dopo avere soppesato e respinto una prima offerta di rinnovo da parte dell'Udinese (correva il 5 luglio quando il dt Federico Balzaretti disse che il club lo stava aspettando), l’argentino ha via via rifiutato Torino e Besiktas, scartato una proposta dall’Arabia e ascoltato quanto avevano da proporgli Fiorentina, Sassuolo e Lazio.
Risultato? Non è stato trovato nessun accordo, anche se il suo agente Federico Pastorello è tornato da Istanbul con una proposta di un biennale da 2 milioni, più l’opzione per un terzo anno.
È stato proprio a questo punto, dopo l’ennesimo “no” rifilato ai turchi all'inizio della scorsa settimana, che si è fatto largo il sospetto di un’attesa strategica, come se Pereyra stesse aspettando la cessione di Samardzic. Un “vediamo che succede e se mi richiamano” che collima con la volontà di restare a Udine, dove la moglie Maria Carolina si sente come a casa.
Per la famiglia, arricchita da tre figli piccoli, la scelta di vita sembra quindi valere più del denaro, e va da sé che la chiamata più attesa adesso, è proprio quella che potrebbe ancora arrivare da casa Pozzo, con cui i rapporti sono ottimi.
Il “Tucu” lo spera, anche perché è direttamente con Gino Pozzo che vorrebbe parlare, in modo da sciogliere i nodi di una trattativa che se da una parte non è ancora tramontata, visto che un contatto tra le parti c’è stato anche la settimana scorsa, dall’altra sembra soprattutto condizionata dall’incertezza legata alla considerazione tecnica e alla proposta economica.
Il “Tucu” vorrebbe quindi capire se tornando a indossare il bianconero si rimetterebbe ancora la fascia da capitano al braccio con i galloni da titolare, oppure se la società lo riterrebbe “solo” un valore aggiunto e una guida ai giovani. A quel punto sarebbe conseguenziale anche l’offerta economica, aspetto non trascurabile per il 32enne.
Tuttavia, è alla premessa che bisogna tornare, legando l’attesa della chiamata a casa Pereyra a quella dell’Inter per Samardzic, perché è soltanto col serbo a Milano che l’Udinese si troverebbe a prendere una decisione anche sul “Tucu”.
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