Udinese-Cannavaro, primo contatto per il rinnovo: i nodi sono i rinforzi per la squadra e l’ingaggio
Colloqui tra il club bianconero e il tecnico della salvezza, le alternative sono Baroni e Dionisi. La società deve valutare se investire stavolta almeno 7-800 mila euro a stagione

UDINE. Contatto. L’Udinese e Fabio Cannavaro si sono parlati mettendo al centro del tavolo l’argomento futuro. Dopo la sarabanda di emozioni vissuta a Frosinone, dopo il messaggio spedito dallo stesso tecnico con la salvezza in tasca («Da domani ci pensiamo»), il club bianconero ha cominciato a lavorare per restringere il cerchio delle ipotesi sull’allenatore che imbastirà la nuova squadra partendo dalla preparazione.
E in quest’ottica è giusto sondare per primo Cannavaro e valutare le sue esigenze e aspettative dopo le cinque partite (e 19 minuti, quelli del completamento della partita con la Roma) che hanno chiuso la stagione.
Sul tappeto c’è il progetto, l’Udinese che verrà, una squadra che dovrà necessariamente essere profondamente ritoccata, almeno nei punti di riferimento, per non correre il rischio di un’altra stagione da vivere con il cuore in gola.
Ma si è parlato anche di ingaggio, visto che per la missione salvezza Cannavaro ha guadagnato 100 mila euro senza alcuna opzione per il futuro legata all’obiettivo centrato, come si immaginava in un primo momento. A livello puramente aritmetico, per 38 giornate l’ex Pallone d’oro dovrebbe guadagnare 760 mila euro, o comunque, seguendo questa logica, una cifra tra i 700 e gli 800 mila euro, non pochi se si ricordano gli ultimi contratti con i tecnici ingaggiati da Gino Pozzo: Luca Gotti e Andrea Sottil erano sotto il “muro” del mezzo milione, seppur con la possibilità di superarlo attraverso dei premi.
Difficilmente, però, quest’anno si potrà andare al risparmio su questa voce, considerando che anche la piazza chiede un segnale importante da parte della proprietà, come ha fatto capire lo striscione comparso ieri sulla recinzione dello stadio : «Prima campagna acquisti, poi forse... campagna abbonamenti».
Nel considerare giustamente Cannavaro nella lista dei papabili, tuttavia, il club bianconero non ha abbandonato le piste che valutato già negli scorsi mesi. Quella che porta ad Alessio Dionisi, l’ex Sassuolo, e quella dell’allenatore del momento, se si tengono in considerazione la medio-bassa classifica: Marco Baroni. Il tecnico della salvezza del Verona, centrata nonostante i saldi effettuati per motivi di bilancio a gennaio, nelle prossime ore avrà a sua volta un colloquio con i dirigenti dell’Hellas, dove non dovrebbe restare, nonostante il rinnovo automatico che potrebbe far scattare, visto che ha portato a termine con successo la missione.
Baroni è intenzionato a salutare: le offerte non gli mancano, a cominciare da quella del Cagliari che dove sostituire Claudio Ranieri, dopo il ritiro dal calcio. Ma anche la Fiorentina, tutt’altro che sicura di proseguire con Vincenzo Italiano, lo sta seguendo, al pari del Monza in caso di addio a Raffaele Palladino (a sua volta nella short list del club viola).
Infine, proprio l’Udinese che ha valutato positivamente le risposte di Baroni nel corso degli ultimi mesi, capace di modificare il canovaccio tattico per adattarlo meglio possibile alle caratteristiche dei nuovi giocatori, entrati in rosa a gennaio.
Senza scordare gli elementi spediti in orbita, a partire da Folorunsho chiamato in Nazionale. Musica per le orecchie di Gino Pozzo, ma è impensabile che un Baroni possa essere convinto con meno di 7-800 mila euro. La cifra che accontenterebbe anche Cannavaro. Chi scegliere? L’impressione è che l’incertezza non durerà a lungo.
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