Udine-Cantù, l’arma in più dei bianconeri sarà la difesa

Il blasone di Cantù contro l’ambizione dell’Apu. Le semifinali play-off di A2 offrono una sfida affascinante, con molteplici risvolti e pochi precedenti nel recente passato.
Uno di questi, però, fa sorridere l’ambiente bianconero, visto che due anni fa contro i canturini è stata sollevata al cielo la Coppa Italia di A2, ovvero il trofeo più prestigioso della giovane storia targata Apu. In attesa che le due contendenti scendano in campo per contendersi un posto in finale, proviamo ad analizzare la sfida attraverso le cifre di questa lunghissima stagione.
La premessa, ovviamente, è che le cifre vanno sempre maneggiate con cura. Perché Udine quasi certamente sarà priva di Clark, perché a stagione in corso è stato inserito Cannon e anche perché il girone di Cantù (quello Verde) era palesemente più soft rispetto a quello dell’Apu.
Partiamo degli attacchi: Udine e Cantù viaggiano su medie piuttosto simili, con i bianconeri a quota 80,6 punti di media, contro i 79,3 dei brianzoli.
La squadra allenata da Cagnardi, più fisica, tira meglio da vicino a canestro (53% contro il 51% udinese), mentre è noto che l’Apu abbia un gioco più perimetrale, come dimostra il 36,5% da tre in stagione, superiore al 33% di Cantù.
Attenzione però, alla metamorfosi udinese: prima dell’innesto di Cannon l’Apu cercava più il tiro da fuori, negli ultimi due mesi invece si cerca molto di più il gioco dentro l’area.
Entrando nello specifico dei singoli, Udine si affida a una cooperativa, portando spesso cinque uomini in doppia cifra e spalmando piuttosto equamente i bottini fra i vari Clark, Alibegovic, Monaldi, Gaspardo, Caroti e ora anche Cannon. Cantù ha in Hickey il realizzatore principe con 18,3 punti di media e percentuali eccellenti da due e da tre, ma fa bottini in doppia cifra a turno con Young, Baldi Rossi, Bucarelli, Moraschini, Nikolic e Burns.
Dal punto di vista difensivo, Udine si fa preferire a Cantù, con 71 punti subiti di media contro 76,2 dei rivali. Il dato dei bianconeri si è attestato a quota 69 nella prima fase e nel primo turno play-off, ma è stato “sporcato” dai 74 punti incassati in media nella critica fase a orologio.
I canturini sono passati dai 79,5 punti subiti nel girone Verde, un’enormità, ai 77 dalla fase a orologio fino a scendere ai 72 della serie contro Cividale.
Ha dovuto alzare l’intensità contro le compagini del girone Rosso, che sin dall’inizio giocano ad altri ritmi. Le conclusioni sono piuttosto semplici: è la difesa l’arma a cui si deve affidare l’Apu per giocarsi le sue chance di qualificazione.
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