Tricolori di pentathlon moderno Attesi in città oltre 200 ragazzi

pordenone. Circa duecento tra bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Marche e naturalmente Friuli Venezia Giulia, parteciperanno alla prima gara del campionato italiano di pentathlon moderno che si terrà a Pordenone il domani e domenica.
La manifestazione sportiva prevede il confronto degli atleti sul nuoto, scherma e laser-run, disciplina che prevede la dimostrazione di abilità nel tiro utilizzando una pistola laser che emana un fascio di luce a cui si abbina la prova della corsa. In particolare quest’ultima disciplina si terrà in piazza XX Settembre domenica e ci sarà anche la possibilità per il pubblico di provare a cimentarsi in questa disciplina. La scherma si terrà al Polisportivo di Torre in via Peruzza, mentre il nuoto sarà ospitato nelle vasche della piscina di Cordenons.
Promossa dall’asd Pentanuoto, cui la Federazione italiana pentathlon moderno ha affidato l’organizzazione, la kermesse e stata presentata nei giorni scorsi in municipio a Pordenone. «Sosteniamo questa manifestazione – ha esordito il sindaco Alessandro Ciriani – perché lo sport è una “medicina sociale” per le opportunità e i valori che diffonde fra centinaia di giovani che lo praticano; questa attività non passa in secondo piano rispetto agli eventi culturali, poiché le risorse che si impegnano in questo campo sono un investimento che contrastano l’insorgenza di emarginazione e disagi».
A fargli eco, le parole dell’assessore comunale allo Sport: «L’attività della vostra associazione – ha chiosato Walter De Bortoli rivolgendosi agli organizzatori della Pentanuoto – è oltremodo meritoria per la fascia d’età a cui vi rivolgete e inoltre – ha proseguito – va evidenziata la collaborazione della 132ª Brigata corazzata “Ariete” – rappresentata nella conferenza stampa dal maggiore Massimo Grizzo, ufficiale del servizio Pubblica informazione –, che con il supporto logistico e l’impiego di proprio personale contribuisce alla riuscita dell’evento».
Sergio De Bonis, presidente dell’associazione organizzatrice, che da quarant’anni guida tra gli altri impegni il Centro di avviamento allo sport “I Templari” di San Quirino, ha messo in evidenza che lo sport è rispetto, sacrificio e fede e che fondamentale è l’apporto e il sostegno della famiglia perché lo sport forma gli atleti e forgia uomini e donne. «È una competizione che rende orgogliosa l’amministrazione comunale», ha commentato l’assessore allo Sport del Comune di San Quirino Chiara Lot.
Cristina De Bonis, coordinatrice tecnica della manifestazione, ha illustrato gli aspetti propriamente sportivi, ha ringraziato gli sponsor che sostengono l’evento ricordando che il maggiore di questi sono le famiglie e ha ricordato che a questa primo appuntamento seguiranno le edizioni in programma ad Asti, Foggia, Roma, Pesaro, Catania e Modena. —
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